domenica 3 maggio 2015

UDC: PRESENTAZIONE CANDIDATI CONSIGLIO REGIONALE E PROVINCIALE

Affollata conferenza stampa presso la sede dell'UDC di Caserta per la presentazione dei candidati al Consiglio Regionale e al Consiglio Provinciale. Con il coordinatore provinciale nonché consigliere regionale uscente Angelo Consoli, hanno presenziato gli altri candidati, Amedeo Iovinelli, Anna Stella Miele, Francesco Pagano, Daniela Sgueglia, Giustina Sommella, Rosa Suppa e i candidati al Consiglio Provinciale Luigi Menditto, Angelo Marrocco, Paola Faccenda, Enzo Izzo e Raffaella Annunziata Serao. Ritengo che l’UDC abbia messo in campo una lista fatta da persone rappresentative del territorio, fatta di professionisti che sono noti e considerati specialmente nei loro ambienti di lavoro e sui territori di appartenenza – così ha esordito nella conferenza stampa il coordinatore provinciale Consoli –.  L’UDC –ha proseguito Consoli – confermerà la presenza in consiglio regionale per la provincia di Caserta in quanto come per il consiglio provinciale, anche per le regionali il partito pone il territorio al centro dell’attività e dell’azione politica. La scelta di collegarsi a Vincenzo De Luca è la conseguenza della crisi dei rapporti politici ed amministrativi che in questi ultimi due anni ha caratterizzato il rapporto con il Governatore. La verità – ha sottolineato Consoli – è che, la consiliatura negli ultimi tempi non è stata in condizione di assicurare un ordinato svolgimento dei lavori, lasciando al palo importanti provvedimento legislativi, a causa delle frammentazioni e dei contrasti , anche forti all’interno di alcuni partiti, vedi Forza Italia per divergenze o rivendicazioni personalistiche o di altro genere. La nostra intenzione – ha proseguito il coordinatore provinciale UDC – era quella di concorrere a creare una convergenza fondata, oltre che sul rispetto reciproco, sulla condivisione di un progetto e di un programma capace di affrontare soprattutto la crisi istituzionale sul territorio, mentre, altri hanno ritenuto di interrompere questo percorso assumendo scelte ed atteggiamenti che si ponevano nella condizione dello scontro e dell’aggressione, puntando a creare le condizioni di inagibilità politica dell’intero UDC. Di fonte a questo – ha continuato Consoli – abbiamo intrapreso la strada della tutela della dignità delle persone e del partito, perché non era accettabile subire di essere confinati in una posizione che avrebbe significato la rinuncia ad esistere come partito, quindi difendiamo il primato di essere capaci di ricomporre un quadro politico alternativo sia all’attuale inconsistenza del centrodestra, sia al qualunquismo imperante e per tanto rimane valida la prospettiva di riaggregazione di un’area oggi priva di riferimenti, prendiamo atto – ha concluso Consoli – che in questa fase le decisioni di altri non creano le condizioni di praticabilità per attuare uno schema compatibile con le nostre ragioni.

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