IL
VESCOVO D’ALISE HA CELEBRATO IL GIUBILEO DELLA PARROCCHIA N. S. DI LOURDES
La Parrocchia N.S. di Lourdes continua a vivere
momenti di grande spiritualità, dopo le ricorrenze della Settimana Santa, culminate nel Triduo
Pasquale ricco di riti e celebrazioni, che costituisce per i cattolici il cuore
della liturgia in quanto memoriale dell’essenza
della fede in Gesù Cristo morto e risorto per la nostra salvezza, i riti e le celebrazioni
hanno coinvolto migliaia di fedeli. Infatti, molto partecipate sono state le
funzioni presiedute dal parroco Don Pietro Pepe coadiuvato dai diaconi Don
Alessandro D’Angelo e Don Luigi Capasso, dai giovanissimi ministranti con tutti i
suoi collaboratori. Il momento di grande spiritualità è proseguito con il
pellegrinaggio per il Giubileo della Parrocchia in Cattedrale con la S. Messa
presieduta dal Vescovo Mons. Giovanni D’Alise, che ha accolto con il parroco
don Vincenzo De Caprio e il diacono don Antonio Grasso la numerosa comunità
della Parrocchia N. S. di Lourdes giunta in processione nella Cattedrale. Mons.
D’Alise ha evidenziato il significato di Porta e di Tempio con le parole del capitolo dieci del Vangelo
di S. Giovanni. Durante l’accorata omelia il Vescovo ha messo in risalto i
capisaldi della Chiesa: la Parola e i Sacramenti. Il parroco don Pietro
Pepe sottolinea, che la festa della Divina Misericordia è coincisa proprio nel cuore del
Giubileo della misericordia, pertanto
, è stato un momento privilegiato per
vivere ancora più intensamente il profondo senso della misericordia. Gesù completa e ricapitola tutta la storia
della misericordia divina: Beati i misericordiosi, perché troveranno
misericordia; e ancora: Siate misericordiosi, come è misericordioso il vostro
Padre Celeste. Questo appuntamento
- evidenzia il parroco Don Pietro Pepe – è
coinciso proprio nella domenica della festa della “Divina Misericordia” che fu istituita
nel 1992 da Giovanni Paolo II per tutta la Chiesa, nella prima domenica dopo
Pasqua. Secondo le visioni avute da suor Faustina e annotate nel Diario, Gesù parlò per la prima volta
del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a Plok nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà
per quanto riguardava il quadro: “Io
desidero che vi sia una festa della “Divina Misericordia”. La scelta della
prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo
stretto legame tra il mistero pasquale della redenzione e la festa della
Misericordia, cosa che ha notato suor Faustina Kovalska: “Ora vedo che l’opera della redenzione è collegata all’opera della
Misericordia richiesta dal signore”.
Questo legame – mette in
risalto don Pietro – è sottolineato
ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo.
Oggi la Chiesa tutta, è invitata a
“guardare “ il Risorto – conclude don Pietro – e a “tuffarsi” con gioia in questo grande oceano del mistero d’amore di
Dio buttando alle spalle ogni paura e ansia della vita per poter rinascere a
vita nuova.
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