Ancora una prima assoluta per la Campania nell’ambito della stagione Mutaverso Teatro, ideata e diretta da Vincenzo Albano, che porta a Salerno uno spettacolo vincitore della VII edizione Giovani Realtà del Teatro (Udine – 2014) e della XIII edizione Festival Le Voci dell’Anima (Rimini – 2015). Venerdì 13 maggio, alle ore 21.00, data unica, si torna al teatro Il Giullare (via Vernieri, traversa Incagliati) con la compagnia pugliese Contromano Teatro che presenta “Nella gioia e nel dolore”, di Elio Colasanto, regia e interpretazione Elio Colasanto e Alessia Garofalo, scene Riccardo Mastrapasqua.
Una enorme torta nuziale, da scenografia, da palco, da luogo/non luogo dove tutto si svolge. Gli sposini alla sommità della torta che vivono gli attimi del loro matrimonio, i riti, le usanze e le tradizioni, gli sfarzi e gli imprevisti, gli eccessi e gli scleri. Sabino e Nunzia sono due tipici sposini pugliesi, immersi nella loro quotidianità, nel loro mondo, piccolo e gretto, fatto di convenzioni. Anche l’amore è una convenzione, ci si sposa per non restare soli, perché così fanno tutti, per mettere su famiglia, “perché poi la gente che deve pensare?”. Ci si sposa perché lui appartiene ad una buona famiglia e lei è una brava ragazza, tranquilla senza pretese. Ci si sposa per diventare grandi senza però mai crescere. E poi c’è un segreto svelato, una confidenza, una promessa, una raccomandazione. Un amore vero che non ha mai conosciuto la convenzione, che non si è mai potuto cibare della luce del sole, che non ha mai potuto indossare l’abito bianco. Un amore fatto di sguardi, di appuntamenti mai presi e di frasi mai ascoltate. I protagonisti di questo amore sono Tonio e Lina, genitori degli sposi, che nella frivolezza del matrimonio dei loro rispettivi figli provano a parlarsi, scoprono se l’altro ha tenuto fede alla promessa, se si è rimasti soli ad amare o si è ancora in due.
Una enorme torta nuziale, da scenografia, da palco, da luogo/non luogo dove tutto si svolge. Gli sposini alla sommità della torta che vivono gli attimi del loro matrimonio, i riti, le usanze e le tradizioni, gli sfarzi e gli imprevisti, gli eccessi e gli scleri. Sabino e Nunzia sono due tipici sposini pugliesi, immersi nella loro quotidianità, nel loro mondo, piccolo e gretto, fatto di convenzioni. Anche l’amore è una convenzione, ci si sposa per non restare soli, perché così fanno tutti, per mettere su famiglia, “perché poi la gente che deve pensare?”. Ci si sposa perché lui appartiene ad una buona famiglia e lei è una brava ragazza, tranquilla senza pretese. Ci si sposa per diventare grandi senza però mai crescere. E poi c’è un segreto svelato, una confidenza, una promessa, una raccomandazione. Un amore vero che non ha mai conosciuto la convenzione, che non si è mai potuto cibare della luce del sole, che non ha mai potuto indossare l’abito bianco. Un amore fatto di sguardi, di appuntamenti mai presi e di frasi mai ascoltate. I protagonisti di questo amore sono Tonio e Lina, genitori degli sposi, che nella frivolezza del matrimonio dei loro rispettivi figli provano a parlarsi, scoprono se l’altro ha tenuto fede alla promessa, se si è rimasti soli ad amare o si è ancora in due.
Ingresso: 10 euro
Nessun commento:
Posta un commento