Serena Autieri: “Ogni volta che l’Ail mi chiama
io corro perché credo nel valore delle iniziative che sostiene e nella
concretezza delle azioni di squadra”.
Gigi e Ross di Made in Sud: “Da anni la nostra
trasmissione sostiene associazioni e strutture dedicate alle malattie gravi,
perché un sorriso vale di più quando esplode sul viso di chi soffre”.
Un grande evento di
solidarietà quello che ieri sera, venerdì 13 maggio, ha acceso i riflettori del
Palazzetto dello Sport “Palajacazzi” di Aversa.
Ad organizzarlo la
Clendy Spa, la squadra di pallavolo di Serie A femminile di Aversa in
collaborazione con AIL per la raccolta fondi destinata alla ricerca.
In campo la squadra
campana di pallavolo femminile che ha sfidato le 'All Stars', pallavoliste e
atlete che hanno fatto la storia dello sport italiano.
E poi tanti personaggi dello sport e dello spettacolo sono intervenuti
ad allietare la serata. Madrina dell’iniziativa l’attrice e cantante Serena Autieri che, al fianco dello speaker
di Radio CRC Michele Chianese, ha
intrattenuto le oltre 1000 persone presenti sugli spalti.
Soddisfatto il presidente dell’Ail Caserta Fulvio Picazio che ha commentato: “E’ stata una serata per la vita, e
ringrazio la Clendy e l’organizzatore Stefano Antonelli per l’impegno profuso.
Un pubblico di oltre 1000 persone è un dato significativo per noi così come la
partecipazione del mondo imprenditoriale, dello sport e dello spettacolo a
sostegno delal ricerca sulle malattie del sangue. Il messaggio è stato chiaro,
ed è quello che l’Ail veicola da sempre. Curare è prendersi cura. Lavoriamo
affinchè la cura sia umanizzata e veda il malato come persona oltre la
malattia, e primo attore nei processi di cura. Il nostro impegno, quindi, è a
sostegno della ricerca e di cure rispettose della storia dell’individuo e della
sua dignità.
Il ricordo e l’applauso più sentito di questa serata è stato
per l’attore comico di “Made in Sud” Massimo Borrelli del “Duo per Duo”, morto
pochi giorni fa di tumore”.
Ed è proprio a Massimo Borrelli che gli attori di Made in Sud
hanno dedicato la serata al Palazzetto dello Sport di Aversa: “Questo appuntamento, a pochi giorni dalla
scomparsa di Massimo , ci sembra una coincidenza non trascurabile – hanno
commentato Gigi e Ross attori e
conduttori di Made in Sud – Per noi oggi
portare l’allegria nelle case degli italiani è una prova difficile ed
emotivamente forte. Ci motiva e ci rende coscienti di quanto importante sia il
nostro impegno a fianco delle persone che soffrono, attività alla quale Made in
Sud si dedica da sempre. Il ricavato di ogni puntata della nostra trasmissione
è devoluto ad associazioni e strutture dedicate ai meno fortunati. Questa
edizione, ad esempio, ci vede vicini
alla Polis, associazione che realizza biblioteche nei quartieri più difficili
di Napoli. Ogni attore di Made in Sud, tra l’altro, è gemellato con la
fondazione Melanoma del Pascale, con sortite anche negli ospedali Santobono e Pausilipon
insieme all’associazione “Carmine Gallo”. Dopo la morte del nostro collega e
amico Massimo Borrelli, “far ridere” mette alla prova la nostra determinazione
nel continuare a stare vicini alle persone che soffrono. Noi regaliamo sorrisi,
un abbraccio sincero che, nei momenti difficili della vita di ciascuno di noi
fa tantissimo. E la ricerca deve fare il resto, e presto”.
Emozionata anche Serena
Aurieri che ha commentato: “E’ stata una
serata molto significativa per me, da sempre vicina all’Ail e che da piccola
sognavo di essere una pallavolista. Incontrare
i volontari dell’Ail mi emoziona ogni volta così come il coraggio e la grinta
di chi sa di potercela fare. Essere squadra contro un male che colpisce in
maniera feroce e senza sconti d’età è una sfida quotidiana per ciascuno di noi,
e sostenere la ricerca affinché nessuno più fallisca questa sfida è
fondamentale”.
Soddisfazione dichiarata anche dall’organizzatore Stefano Antonelli, responsabile dello
Sviluppo e Comunicazione della Clendy. “Ho
voluto fortemente questo evento che comiuga insieme sport e sociale. Tutti noi,
purtroppo, conosciamo il dolore di una perdita per tumore e l’impotenza di
fronte alla sofferenza di un proprio caro contro un male così crudele. Unirsi
nel “fare” contro questa sciagura ci fa sentire meno soli, e lavorare affinché
la ricerca abbia sempre più sostegno in questa lotta contro il tempo e il
dolore ci rende più determinati. Ringrazio l’Ail per quanto fa da sempre per
tutto questo, onorato di aver portato un contributo grazie alla Clendy”.
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