Il progetto “Hepic: Medical
Education in HCV” nasce con l’intenzione di favorire l’evoluzione della terapia
in pazienti affetti da epatite C a seguito delle recenti innovazioni nel
trattamento di questa patologia.
Sulla base di questo intento
l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, diretta dai commissari
straordinari Cinzia Guercio, Michele Ametta e Leonardo Pace, ha organizzato per
domani venerdì 13 maggio il corso sul progetto Hepic. L’appuntamento è alle ore
13 presso l’aula di Cardiochirurgia.
Responsabile scientifico
dell’evento è l’infettivologo Vincenzo Messina. Interverranno come relatori
specialisti dediti all’epatologia: Luigi Elio Adinolfi, Amedeo Cecere,
Salvatore D’Angelo, Flavia D’Aniello, Pietro Filippini, Guido Piai, Pietro
Rocco e Angelo Salomone Megna.
I progressi
ottenuti negli ultimi anni nella conoscenza della biologia e della struttura
molecolare del virus dell’epatite C (HCV) hanno permesso lo sviluppo di nuovi
farmaci, i cosiddetti Direct-Acting Antiviral agents (DAAs), che colpiscono
specifici target virali.
I nuovi farmaci
anti-HCV che sono o saranno commercializzati in Italia da quest’anno
rappresentano un’opportunità per milioni di pazienti.
I dati
disponibili sia sul primo di questi farmaci, già disponibile sul territorio
nazionale, sia sui successivi, attualmente nelle fasi finali degli studi
clinici pre-registrativi, suggeriscono che sarà possibile nel giro di pochi
anni curare i pazienti con epatite C.
La prospettiva
futura è quella di eliminare l’infezione e i relativi danni, in primo luogo epatici,
provocati dal virus, rappresentati dalla cirrosi e dal carcinoma
epatocellulare.
Inoltre
bloccare la progressione della malattia porterà verosimilmente anche a un
abbattimento del numero di trapianti di fegato: attualmente circa il 40-50% del
totale dei pazienti in lista d’attesa per il trapianto di fegato è
rappresentato da soggetti HCV-positivi.
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