Sgambato: sull'edilizia
scolastica il Governo Renzi mantiene
gli impegni
presi.
L’esempio dell’Itis “Caso” di Piedimonte
Matese
che non sarà più definita la “peggiore scuola
d’Italia” e di tanti altri edifici scolastici ubicati nei
comuni di Terra di Lavoro
“In questi giorni in cui le politiche
adottate dal Governo Renzi in materia di scuola sono al centro di forti e,
spesso, ingiustificate proteste considerato, soprattutto, il grande
investimento che, dopo anni di tagli lineari, è stato fatto sull'istruzione pubblica,
arrivano dai territori buone notizie sul fronte dell'edilizia scolastica.
Proprio rispetto a questo settore, infatti, il Governo
fin dal suo insediamento ha previsto un piano articolato in varie fase per
rimettere "letteralmente" in piedi le nostre scuole.”
Ad intervenire
sulle azioni messe in campo dall’esecutivo nazionale di centrosinistra in tema
di edilizia scolastica e sicurezza degli ambienti frequentati quotidianamente,
è l’On. Camilla Sgambato.
“Negli anni passati, infatti, spesso con una certa
scioltezza i fondi destinati all'edilizia venivano spostati su altri capitoli
di bilancio. Invece, le cose negli ultimi due anni sono radicalmente cambiate
come testimoniano i numeri di questo grande progetto di ristrutturazione e
riqualificazione degli ambienti scolastici.
Inoltre, al MIUR è stata istituita una Struttura di
Missione, guidata con grande passione dall'architetto Laura Galimberti, che sta
coordinando una serie di importanti interventi su tutto il territorio. In
questo senso, recentemente é stato firmato il decreto che approva la
programmazione nazionale triennale 2015-2017 per la quale sono stati stanziati
solo per quest’anno ben 905 milioni e che finanzierà almeno 1300 progetti
proposti dai Comuni dopo la verifica delle Regioni (le graduatorie sono già
state pubblicate e potranno essere riaperte anche il prossimo anno).
Il piano triennale servirà a realizzare 6 mila
progetti grazie ad un investimento di 3,7 miliardi.
L’impegno preso dal governo Renzi per rendere le
nostre scuole più sicure sta assumendo contorni chiari e certi producendo
importanti risultati.
Si torna finalmente ad investire ma, soprattutto, a
programmare uscendo da una logica emergenziale che non ha risolto nessuno dei
nostri annosi problemi.
Quello che serve al nostro paese è una visione
strategica di lungo periodo che ci consenta una programmazione rigorosa che
chiuda una brutta stagione.
Fino a pochi anni fa, le linee di finanziamento per
l’edilizia rischiavano di disperdersi tra la burocrazia e le lungaggini per
appaltare i lavori, oggi è tutto più chiaro e semplice e grazie al lavoro
svolto dal MIUR e dall’Osservatorio, che è tornato a riunirsi dopo 17 anni, si
cominciano a delineare linee chiare di intervento.
Se si pensa che tra alcuni degli interventi finanziati
con le delibere CIPE del 2004 e del 2006, risultano ancora 1.300 “cantieri”
aperti e poco più di 500 conclusi vi rendete conto dell’enorme cambiamento cui
stiamo assistendo.
Questo piano si aggiunge a quello varato nel 2014 per
il quale sono stati stanziati 1.094.000.000 euro e che ha coinvolto migliaia di
edifici che hanno potuto beneficiare di interventi di manutenzione, ripristino
funzionale, messa in sicurezza, rimozione dell’amianto e delle barriere
architettoniche.
Per #scuolesicure sono stati finanziati nel 2014
oltre 2.400 interventi, da Nord a Sud. E così, ad esempio, a Casavatore, in
provincia di Napoli, l’istituto Matilde Serao ha avuto 169.000 euro per lavori
nella palestra, ma potrei citarne tanti altri relativi a numerosi edifici
scolastici ubicati nei comuni di Terra di Lavoro.
Emblematico è il caso di Piedimonte Matese, nell'alto
Casertano, che era stata definita la "peggiore scuola d'Italia". Ora,
finalmente potranno partire i lavori per una riqualificazione dell'edificio ed
in particolare del tetto.
Risorse sbloccate grazie alla collaborazione tra la
Struttura di Missione della Presidenza del Consiglio, l'Agenzia per la Coesione
Territoriale e la Provincia di Caserta, con il contributo fondamentale
dell'associazione Cittadinanzattiva.
L'avvio del cantiere è previsto per la fine dell'anno
scolastico in corso.
Le risorse per rendere efficace il piano provengono
dal decreto mutui firmato nel gennaio scorso e grazie a una rata di 40 milioni
pagata dallo Stato per trent’anni, gli enti locali avranno finalmente a
disposizione le risorse.
Si tratta, dunque, di mutui trentennali stipulati
dalle Regioni, non computati nel Patto di Stabilità e a totale carico dello
Stato.
Gli interventi saranno finalizzati alla messa in
sicurezza, all’adeguamento sismico, all’efficientamento energetico delle scuole
ma anche alle nuove edificazioni.
Anche in questo caso si procederà con un controllo
capillare del territorio. Il contratto di mutuo permetterà agli enti locali di
pagare l’anticipazione delle imprese del 30%.”
La deputata del
Pd ricorda anche i fondi stanziati in termini di investimenti dal Governo per
rendere più agevole e sicura l’attività didattiche nelle scuole italiane:
“Inoltre, nel ddl della buona scuola abbiamo aggiunto
10 milioni in più all’anno per trent’anni sul decreto mutui, per l’ammortamento
del prestito della Banca europea per gli investimenti.
Abbiamo stanziato 300 milioni per il triennio
2015-2017 per la costruzione di scuole innovative dal punto di vista
architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica, della
sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi
ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio.
Infine, al fine di garantire la sicurezza degli
edifici scolastici e di prevenire casi di crollo dei relativi solai e controsoffitti,
è stata autorizzata la spesa di 40 milioni per l’anno 2015 per finanziare
indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici.
Sull’edilizia scolastica – conclude Sgambato
- il governo Renzi mantiene gli impegni presi garantendo per i prossimi anni il
più importante investimento degli ultimi anni a sostegno del nostro patrimonio
scolastico.”
Caserta, 04.05.2016
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