La Biblioteca “Giuseppe Tescione” presso il
Centro Culturale Sant’Agostino è una miniera che riserva tante sorprese
librarie come quella, di recente sistemata e catalogata, della collezione di un
migliaio di libri “gialli”, sicuramente una novità della donazione a suo tempo
fatta al Comune dalla famiglia del grande uomo di cultura e storico casertano.
L’occasione per pubblicizzare questa vera e propria “chicca”, che comprende i
titoli più importanti di scrittori celebri come Rex Stout, Ellery Queen, Agata
Christie, Georges Simenon, Jhon Le Carrè, Edgar Wallace, Arthur Conan Doyle,
Raymond Chandler e tanti altri, è stato il simpatico incontro promosso nell’
ambito della Primavera Casertana della Cultura, voluta dall’assessorato alla
Cultura del Comune insieme con la Società di Storia Patria e l’Assostampa, dal
titolo “Giallo in biblioteca”.
Al gradevole dibattito, moderato dal giornalista
Franco Tontoli, hanno partecipato tre donne: l’assessore alla cultura Tina De
Negri, la dirigente di Polizia di Stato già Capo della Squadra Mobile alla
Questura di Caserta Olimpia Abbate, la scrittrice e sceneggiatrice di gialli
oltre che fondatrice di Napolinoir Diana Lama.
Tutte e tre hanno parlato da diversi punti di
vista del “giallo” raccontato dagli scrittori, ma anche di quello dei casi di
cronaca nera molto diversi rispetto a quelli che si possono leggere nei libri
dove la fantasia prevale sulla realtà. Soprattutto Olimpia Abbate, da sempre
sul fronte della difesa della legge e dell’ordine pubblico, ha evidenziato come
sia difficile per l’inquirente formare, attraverso prove e riscontri oggettivi,
la documentazione probatoria da affidare al giudice per esemplari verdetti, a
differenza delle storie dei “gialli” dove tutto è già previsto nel bene e nel
male. Significativo anche il punto di vista di Diana Lama che ha ricordato come
il “giallo” sia un genere inesauribile, non solo per l’anniversario degli oltre
80 anni del giallo per antonomasia, quello Mondadori, ma anche per lo sviluppo
che questo genere ha avuto e sta avendo a livello di fiction televisive, buona
parte delle quali tratti da libri celebri, come la serie del commissario
Montalbano.
Vivace il dibattito animato dagli interventi del
presidente dell’Assostampa Michele De Simone, della responsabile cultura del
Comune Giovanna Napolitano, del presidente degli ex allievi del Giannone
Giorgio Iazzeolla, di uno dei responsabili del Caffè Letterario dell’Istituto
Terra di Lavoro Marco Lugni e di altri.
Centro Culturale Sant’Agostino è una miniera che riserva tante sorprese
librarie come quella, di recente sistemata e catalogata, della collezione di un
migliaio di libri “gialli”, sicuramente una novità della donazione a suo tempo
fatta al Comune dalla famiglia del grande uomo di cultura e storico casertano.
L’occasione per pubblicizzare questa vera e propria “chicca”, che comprende i
titoli più importanti di scrittori celebri come Rex Stout, Ellery Queen, Agata
Christie, Georges Simenon, Jhon Le Carrè, Edgar Wallace, Arthur Conan Doyle,
Raymond Chandler e tanti altri, è stato il simpatico incontro promosso nell’
ambito della Primavera Casertana della Cultura, voluta dall’assessorato alla
Cultura del Comune insieme con la Società di Storia Patria e l’Assostampa, dal
titolo “Giallo in biblioteca”.
Al gradevole dibattito, moderato dal giornalista
Franco Tontoli, hanno partecipato tre donne: l’assessore alla cultura Tina De
Negri, la dirigente di Polizia di Stato già Capo della Squadra Mobile alla
Questura di Caserta Olimpia Abbate, la scrittrice e sceneggiatrice di gialli
oltre che fondatrice di Napolinoir Diana Lama.
Tutte e tre hanno parlato da diversi punti di
vista del “giallo” raccontato dagli scrittori, ma anche di quello dei casi di
cronaca nera molto diversi rispetto a quelli che si possono leggere nei libri
dove la fantasia prevale sulla realtà. Soprattutto Olimpia Abbate, da sempre
sul fronte della difesa della legge e dell’ordine pubblico, ha evidenziato come
sia difficile per l’inquirente formare, attraverso prove e riscontri oggettivi,
la documentazione probatoria da affidare al giudice per esemplari verdetti, a
differenza delle storie dei “gialli” dove tutto è già previsto nel bene e nel
male. Significativo anche il punto di vista di Diana Lama che ha ricordato come
il “giallo” sia un genere inesauribile, non solo per l’anniversario degli oltre
80 anni del giallo per antonomasia, quello Mondadori, ma anche per lo sviluppo
che questo genere ha avuto e sta avendo a livello di fiction televisive, buona
parte delle quali tratti da libri celebri, come la serie del commissario
Montalbano.
Vivace il dibattito animato dagli interventi del
presidente dell’Assostampa Michele De Simone, della responsabile cultura del
Comune Giovanna Napolitano, del presidente degli ex allievi del Giannone
Giorgio Iazzeolla, di uno dei responsabili del Caffè Letterario dell’Istituto
Terra di Lavoro Marco Lugni e di altri.
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