Un’iniziativa
che si propone di rivitalizzare e rilanciare i beni rientranti nel territorio
del Parco Regionale delle Acque, che comprende alcuni Comuni dell’Alto
Casertano. Con questo obiettivo si è svolto, presso la Sala Giunta del palazzo
della Provincia di Caserta, un incontro al quale hanno partecipato, tra gli
altri, il presidente della Provincia, Domenico
Zinzi, il sindaco di Riardo, Angelo
Izzo, e il vicesindaco del comune di Vairano Patenora, Stanislao Supino, oltre a dirigenti e funzionari dei Settori
tecnici dei diversi Comuni dell’area interessata.
L’idea è
quella di creare un percorso che veda i Comuni sul cui territorio insistono
risorse legate alle acque minerali e termali protagonisti di un’attività di
rilancio produttivo e turistico di quella parte della provincia dotata proprio
di tali risorse. Ciò deve passare necessariamente attraverso lo sfruttamento e
la valorizzazione delle risorse già esistenti, ma anche di quelle
potenzialmente utilizzabili in altri Comuni della provincia. In molte località,
infatti, c’è da registrare la presenza di acque calde termali non sfruttate.
Tali attività di rilancio potrebbero essere espletate attraverso la
costituzione di un consorzio intercomunale, sotto la guida della Provincia, cui
sarebbe affidato un ruolo di coordinamento.
“Al momento il
territorio della provincia di Caserta – ha spiegato il Presidente Zinzi – è praticamente escluso dalle
attività relative alla produzione industriale delle acque minerali. Le aziende,
infatti, per quel che concerne le autorizzazioni e le concessioni, fanno capo
esclusivamente alla Regione. E’ impensabile – ha aggiunto Zinzi – che attività così rilevanti non lascino nulla sul
territorio, e che i titolari delle aziende preferiscano investire, anche in
termini di marketing, fuori provincia e, spesso, anche fuori regione. Il nostro
obiettivo è quello di valorizzare le risorse naturali, sia sfruttando le
possibilità potenziali che le attività esistenti, legandole al territorio e
favorendo un processo di sviluppo economico che abbia ricadute concrete e
positive sulle popolazioni di Terra di Lavoro”.
Fonte: comunicato stampa
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