giovedì 29 ottobre 2015

Comune di Dragoni

Sarà presentato sabato pomeriggio “Dragoni”, il libro sulla storia della comunità locale scritto da Michele Grauso. 

L’ultima fatica del segretario comunale a riposo, dragonese di nascita ed attento osservatore e studioso delle dinamiche del passato che hanno segnato la vita e le vicissitudini del territorio, apre uno squarcio su un determinato periodo della storia locale ricompresa tra il 1807 ed il 1860, ma da un’ottica diversa che è quella degli atti amministrativi posti in essere dal Comune e dai suoi governanti in oltre mezzo secolo di vita politica, sociale e culturale. 

Sul contenuto di questa prima parte dello studio compiuto da Grauso sull’epoca preunitaria dragonese, si confronteranno dopodomani, con inizio alle ore 17 presso il salone della scuola elementare di San Giorgio, il sindaco e consigliere provinciale Silvio Lavornia,  il vescovo della diocesi di Alife-Caiazzo Monsignor Valentino Di Cerbo, il presidente dell’associazione storica del medio Volturno Pasquale Simonelli, e ovviamente l’autore di “Dragoni” Grauso.

La rilettura attenta e scrupolosa degli atti del Municipio, la loro catalogazione temporale, la separazione degli stessi per materie ed ambiti decisionali, l'indicazione degli amministratori e delle famiglie cointeressate perché richiedenti o destinatarie di tali deliberazioni, - dichiara il primo cittadino Lavornia - forniscono a tutti noi lo specchio fedele di un passato che ha visto la comunità dragonese viva ed attenta sul piano economico e culturale, sempre partecipe dei processi di evoluzione storica e sociale che hanno interessato in quel periodo l'alto casertano, l'intera provincia e la Campania tutta, quindi il Meridione, fino a ricongiungersi con il Settentrione nello stivale tricolore chiamato Italia. 
Oggi possiamo dire con orgoglio di esserci arricchiti della storia del nostro paese in un determinato arco temporale, di aver scoperto grazie a questo interessante testo un pezzo di vita di Dragoni, di aver tratto da esso nuova linfa per vivere con maggiore cognizione il presente, e di aver trovato nello stesso un'ulteriore radice dalla quale germoglierà il miglior seme del nostro futuro, le nuove generazioni dragonesi”. 


Fonte: comunicatostampa

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