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ESCL. ITASPORTPRESS1 |
23.10.2015 16:57 di Beppe Castro Twitter: @BeppeCastro
Nelle coppe europee è un momento esaltante per le squadre russe. LoZenit viaggia a punteggio pieno in Champions League dopo tre turni, ilCska Mosca ha fermato il Manchester United milionario e ilRubin Kazan ha pareggiato a Liverpool in Europa League. Marco Trabucchi, esperto di calcio russo e procuratore di molti giocatori importanti che militano in Prem’er Liga, ha detto la sua ai microfoni diItasportpress.it sull’exploit delle squadre russe in Europa. “L’ultimo turno di coppe europee, ha messo in risalto sicuramente lo Zenit, che ha praticamente vinto il girone, il Cska, che meritava di battere il Manchester United e anche il Rubin che ha fatto l’impresa fermando il Liverpool in trasferta. Però è “fuoco di paglia” perché non penso che queste squadre possano andare molto lontano nelle coppe. Lo Zenit ha beneficiato di un girone abbordabile e questi due club russi potranno al massimo raggiungere gli ottavi di finale e solo in caso di sorteggio positivo potrebbero fare un altro passo in Champions. Il livello tecnico del campionato russo, dopo la decisione della Federcalcio di limitare l’arrivo di calciatori stranieri, è peggiorato e non migliorato e squadre come Zenit e Cska non possono competere con le grandi d’Europa. In campionato tra l’altro le cose non vanno bene per l’undici di Villas-Boas che è andato incontro a prestazioni deludenti. Questo aspetto unitamente alla inconsistenza tecnica della Dinamo, ha fatto sì che squadre come la Lokomotiv e il Rostov ne abbiamo beneficiato. Il livello della squadra gialloblu non è un granché ma in Prem’er, dopo la partenza dei vari Valbuena o Dzsudzsák, giusto per citarne alcuni, molti club si sono ridimensionati a livello tecnico e adesso escono fuori nuove realtà calcistiche”
La regola che limita l’utilizzo degli stranieri crea problemi agli allenatori della Prem’er?
“Assolutamente sì. Molti allenatori a microfoni spenti si ritengono danneggiati perché la qualità della squadre è diminuita e poi perché c’è assenza di concorrenza. Io penso che questo regolamento penalizzante resterà in vigore fino al Mondiale del 2018 e poi si cambierà ancora per consentire ai club russi più importanti, di competere a livello europeo”
In Nazionale però dopo l’addio di Capello e l’arrivo di Slutsky, le cose sono decisamente migliorate.
“Parlando con diversi nazionali russi ho avvertito che qualcosa con il tecnico italiano si era rotto. Ai calciatori dell’ex Unione Sovietica se togli la voglia di battersi in campo e le motivazioni, è finita visto che la qualità non è altissima. Slutsky ha saputo creare la giusta alchimia all’interno dello spogliatoio e i risultati sono subito arrivati. Io penso che il tecnico della Nazionale e del Cska sia in grado di allenare anche squadre importanti di altri campionati europei. In Italia o in Inghilterra Slutsky farebbe bene perché è bravo in tanti aspetti ma soprattutto a livello tattico ha grandi capacità”
In Prem’er Liga lo Zenit è tagliato fuori per il titolo?
“Sì visto che il distacco dal Cska è ampio e poi la squadra capitolina è molto solida. La squadra di Mosca gioca meno bene dello scorso anno ed ha anche perso giocatori importanti per infortunio come Natkho e Eremenko ma ha ritrovato Doumbia che sta facendo meglio della sua precedente esperienza a Mosca”.
A proposito dell’ex della Roma, a gennaio va via dalla Russia?
“Dipende dalla Roma: se i giallorossi riceveranno un’ offerta più importante sfrutteranno il diritto di vendita e lo strapperanno al Cska. Doumbia vuole restare visto che sta disputando un grandissimo campionato. Il Cska lo vuole tenere ad ogni costo, ma come detto, la Roma deciderà il suo futuro”
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