Il
Consorzio Generale di Bonifica del
Bacino Inferiore del Volturno, ente pubblico economico vigilato
dall’assessorato all’agricoltura della regione Campania, si estende su un
territorio di 124.000 ettari a cavallo delle province di Caserta e Napoli, su un’area
di 74 comuni, opera in ambito di bonifica idraulica, irrigazione e manutenzione del territorio. La profonda
crisi economica che sta attraversando ha posto l’Amministrazione nella
impossibilità di svolgere con costanza e regolarità le attività istituzionali e
di corrispondere al personale, composto di 75 unità, gli emolumenti mensili dal
febbraio scorso. Invero tale ultima situazione ha fatto conseguire il fermo da oggi
di tutte le attività che, con le attuali condizioni meteorologiche, sta già
comportando l’allagamento di ampie aree dei territori asserviti.
Tutto
il personale dell’ente ha formalmente comunicato la impossibilità a recarsi sul
posto di lavoro non avendo disponibilità economica per l’utilizzo di mezzi di
trasporto né propri né pubblici manifestando tuttavia la volontà ad essere
accompagnato presso le rispettive sedi di lavoro. Questa situazione di stallo –
come ha dichiarato il presidente dell’ente di via Roma, Michele
Schiavone – è molto grave e porterà nel giro di poche ore ad un allagamento
del territorio per la mancanza di funzionamento delle idrovore consortili che
sollevano le acque basse allontanandole attraverso i canali di bonifica. La
Regione Campania è stata sorda ai nostri appelli pur essendo debitrice nei
confronti dell’Ente di circa 6 milioni di euro, somme dovute per il collettamento
delle acque reflue relativo agli scarichi nei canali di bonifica. Un
contenzioso che se non viene risolto attraverso un immediato intervento del
Presidente Vincenzo De Luca anche
“assessore all’agricoltura” e non della fiacca ed inconcludente burocrazia
regionale comporterà un danno non solo alle coltivazioni ma anche ai centri
urbani. Tali problematiche sono state più volte e formalmente rappresentate alle
Prefetture di Caserta e Napoli nonché ovviamente alla Regione senza purtroppo
registrare alcuna concreta risposta in merito con la seria probabilità di
compromettere l’incolumità pubblica e provata.
Se
la crisi amministrativa del Consorzio si risolvesse con le mie dimissioni, - ha
proseguito il Presidente – sarei pronto a rassegnarle: ma il senso di responsabilità
per 75 famiglie e migliaia di agricoltori che rischiano fortissimi danni alle
colture, mi impone di rimanere consapevolmente al mio posto unitamente a tutta
l’amministrazione, stando al fianco dei lavoratori per la risoluzione della
annosa crisi.
Fonte: comunicato stampa
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