Amministrative a Caserta: il Co.As.Ca fa
la voce grossa e indica le direttive ai candidati a sindaco ai quali chiede
trasparenza, impegno e responsabilità
Gli associati: “Troppe le promesse non
mantenute! I candidati sottoscriveranno veri e propri impegni davanti ai noi
che controlleremo”
Il
Co.As.Ca. incontrerà tutti i candidati a sindaco della città di Caserta e nel
corso dell’ultimo direttivo del 5 aprile ha scritto nero su bianco cosa
dovranno fare, indicando le criticità, le priorità e le proposte da sottoporre all’attenzione degli stessi
candidati. Troppe le promesse non mantenute, ma, questa volta, i rappresentanti
delle circa settanta associazioni del territorio non solo stimoleranno e
proporranno, ma controlleranno e verificheranno annualmente, se non
semestralmente, quanto i candidati a primo cittadino hanno promesso e
sottoscritto davanti al Coasca. Basta chiacchiere, è il momento dei fatti. “Dalla riunione – ha anticipato il
presidente Marcello Natale -
nascerà un dépliant dal titolo “Progetto per la città” dove verranno
indicate le emergenze e segnalate le proposte per
far rinascere a città di Caserta e per spendere al meglio i soldi della collettività”.
Nel corso dell’incontro i presenti hanno avuto la possibilità di fare proposte
e chiarire la propria posizione. Qualcuno, come Anna Speranza (Fisar), Mario
Cozzolino (Comitato pro tribunale) e Antonino
Aurilio (Amci), ha lanciato anche la
proposta di formare una lista o di far scendere in campo un o più
rappresentanti del Coasca, proposta che non ha trovato tutti d’accordo, tra gli
altri Giovanni Falcone (Anafim) non vede di buon occhio un impegno
diretto del Coasca. Il consigliere Carlo
Iacone (Fisar) ha fatto una sintesi di ciò che in questi anni è stato
proposto dal Coasca, che, ha detto, non ha un impegno politico, ma vuole
tutelare i cittadini. Ha elencato vari punti: sicurezza, rimodulazione del
servizio nettezza urbana e del servizio trasporti; recupero della zona 167, ed
ancora interramento della stazione centrale (una buona proposta per la quale
occorre attingere a fondi Ue), Macrico
(su cui Coasca ha preso già decisione), valorizzazione delle associazioni,
sostegno alle fasce deboli, sport e calcio. Tutto deve essere fatto in
sinergia, magari con una cabina di regia per attività culturali, turistiche ed
enogastronomiche che coinvolga enti pubblici, privati ed anche le scuole “Il candidato a primo cittadino dovrà tenere
conto di ciò che prometterà in campagna elettorale – ha affermato Iacone - a lui chiediamo trasparenza, impegno e responsabilità. Il
voto sarà dato solo per premiare impegni ben precisi e noi del Coasca terremo
il fiato sul collo”. Assolutamente d’accordo sull’attività di
controllo del Coasca si è detta Anna Speranza che ha ammesso: “È colpa nostra se nel passato non abbiamo
verificato gli impegni assunti dai predecessori. Noi deleghiamo e spianiamo la
strada ai candidati sindaci generalizzando, dobbiamo invece fare proposte
concrete e individuali”. La stessa Speranza ha avanzato dei suggerimenti,
come spostare gli autobus dall’esterno della stazione all’area adiacente il
Dipartimento di Scienze Politiche Jean Monnet, la zona impropriamente detta
Peppe 2, dove potrebbe sorgere un vero e proprio terminal bus con tanto di
pensiline, sedie e biglietteria; fare
qualcosa per i disabili in carrozzella
facendo entrare nel direttivo un loro rappresentante che possa segnalare
i vari problemi che incontrano; impedire che i ciclisti continuino a sfrecciare
sui marciapiedi senza che gli ausiliari possano multarli; più vigili urbani in
strada. Anche una riflessione da parte
di Speranza: “Che senso ha avuto aver “buttato” i soldi, anche se europei, per
costruire fioriere e pedane sul corso Trieste senza aver previsto un’opportuna
manutenzione?” Margherita Vindice (delegata Fidapa), dal canto suo, ha chiesto un
candidato che debba rispondere anche alle esigenze delle frazioni con i suoi
numerosi problemi: tubature d’acqua fatte di amianto e strade colabrodo che
fanno spesso cadere gli anziani. La stessa ha ricordato l’adozione da parte
della Fidapa di una piccola aiuola in
città, troppo spesso sporcata da “incivili”. Anche Giovanni Falcone si è lamentato della troppa insensibilità e della
mancanza di educazione civica dei cittadini. Ricordando l’amica Mina Bernieri da poco scomparsa, con la
quale ha portato avanti tante battaglie per i casertani ed insieme alla quale
ha molto spesso segnalato vari disservizi agli organi competenti, ha poi
ammesso quanto sia difficile ottenere qualcosa. “Non si sa se gli amministratori stiano lì per fare qualcosa per i
cittadini o per loro stessi – ha commentato - stesso discorso vale per le cooperative dei parcheggiatori che fanno
solo i propri interessi: fare cassa. Anche molte fontane pubbliche della città
sono state chiuse, sempre per interessi superiori”. Falcone ha lanciato
anche gravi accuse all’indirizzo dell’Ufficio tecnico comunale che non c’è, o
per lo meno, prende atto delle segnalazioni dei cittadini ma poi non fa niente.
Di ciò è fermamente convinto anche il vicepresidente del Coasca Mario Giardinetto che ha lamentato il
poco impegno anche dei dirigenti comunali, i quali, di fronte alle richieste
delle associazioni anche su problemi facili da risolvere, come quello delle
strisce pedonali, non fanno nulla ma nonostante il dissesto continuano a
percepire alti stipendi. “La città è
indifferente a ciò che succede al territorio”, ha chiosato Giardinetto (Comitato pro Tribunale)
e, ribadendo la volontà di voler convocare i candidati sindaci per chiedere
chiarimenti e conoscerne i programmi, ha sottolineato le troppe mortificazioni
che il coordinamento ha ricevuto ed è arrivato il momento di uscire allo
scoperto dando direttive. Relativamente al dissesto ed alla mancanza di soldi,
Bruno Cerbone di
Cittadinanza Attiva, ha invitato il
prossimo primo cittadino a stare attento a non crearne uno nuovo; nel contempo ha chiesto agli associati di non
disperdere le energie e ha sollecitato la creazione di gruppi di lavoro per
concentrarsi su problemi importanti come trasporti e disabili, ma anche sulle
semplici strisce pedonali, poco visibili in tante zone della città. Anche Mario Cozzolino del Comitato pro
Tribunale a Caserta, si è soffermato sulla troppe buche in strada che stanno
causando problemi agli automobilisti (più di un socio ha infatti “forato” la
ruota della vettura, qualcuno anche più volte), ma poiché il comune è in
dissesto, i cittadini rischiano anche di non essere neanche risarciti. “Un modo per aggirare l’ostacolo c’è,
occorre – ha consigliato Cozzolino – chiedere il risarcimento alla ditta che
ha effettuato i lavori sulla strada dove si è verificato l’incidente che,
probabilmente, avrebbero dovuto usare materiale migliore quando hanno fatto i
lavori”. Il bilancio comunale è stato anche al centro dell’intervento di Gianluigi Lenguito (Auser). Per lui va
tutto nelle buste paga dei dipendenti i
quali, ha suggerito lo stesso, possono essere anche spostati in altri settori
dove c’è carenza di personale. Dal rappresentante dell’Auser, anche l’invito
al sindaco a chiudere e risolvere per
sempre il problema Macrico. Valutando le proposte avanzate nel corso
dell’incontro, il presidente Marcello
Natale (Società Dante) ha ritenuto alcune di esse di buon senso e a costo zero e che potrebbero
essere realizzate da qualunque persona onesta e avveduta. “Per le altre proposte – ha detto Natale - servono i soldi ed anche
tanti: è difficile trovare i fondi,
eppure, ci sono tanti fondi europei che al sud d’Italia non vengono spesi e
sono rimandati indietro: perciò chi si
candida ad essere primo cittadino – avvisa Natale - deve essere una persona capace, non “ignorante”. La politica deve
essere servizio”. Natale ha auspicato che il candidato debba avere un “suo”
lavoro e non “guadagnare” sulla politica,
come qualcuno ha fatto. Anche il
presidente provinciale della società Dante Alighieri si è soffermato sul
bilancio comunale: “Noi paghiamo i soldi
per le tasse, eppure il Comune di Caserta non ha fatto ancora un censimento
completo per sapere chi deve pagare. Ci sono casertani che non pagano, come si
fa a pensare di aggiustare le strade senza soldi”. I candidati, questa la
proposta del presidente, dovranno impegnarsi per la lotta agli evasori,
cambiare settore ai dirigenti, come ha già cominciato a fare il commissario
Nicolò, appoggiare il Macrico con il parco aerospaziale proposto dal Cira e con
il 70% di verde lasciato alla città. Ha poi ribadito che il Coasca deve
continuare a svolgere la funzione di stimolo, controllo e fare proposte. Anche Antonino Aurilio intende fare domande
precise ai candidati a sindaco che dovranno prendere impegni scritti e che
riguarderanno i vigili urbani, i trasporti, le competenze dei dirigenti comunali,
il policlinico, le stazioni, il Macrico. Infine è intervenuto anche Enzo Battarra (Lilt), già assessore e
consigliere comunale, che ha sintetizzato la tortuosa situazione politica della
città di Caserta che, a poco meno di due mesi dalle elezioni, si presenta
con un centrosinistra ed un centrodestra
entrambi spaccati e con diverse liste civiche. In definitiva tutti i presenti
alla riunione si sono detti d’accordo nell’intendere controllare costantemente
l’operato del futuro sindaco e soprattutto gli impegni che di qui a poco
assumeranno e sottoscriveranno davanti al Coasca.
Nessun commento:
Posta un commento