Grande
partecipazione ieri sera ai festeggiamenti sacri
del Santo Patrono
San Leone Magno, oggi e domani spazio
al profano con la
processione ed i riti dei Cornuti.
Entra nel vivo la 40ma Festa dei Cornuti di Ruviano sotto la
direzione artistica del Maestro Peppe Barra.
Archiviato il momento sacro dei solenni festeggiamenti in
onore del Santo Patrono San Leone Magno, ieri pomeriggio portato in processione
per le strade cittadine, con a seguire esibizione del gruppo Folk Aria Nova e
concerto di musiche popolari, oggi 11 novembre la kermesse vivrà il suo momento
clou con il raduno dei portatori d’aculi all’ombra della Torre civica per
festeggiare il loro protettore San Martino, la cui festa religiosa cade proprio
nella giornata odierna.
Una tradizione storica che si rinnova nella capitale dei Cornuti
provenienti da tutta Italia, tra gli immancabili sfottò e la necessaria
goliardìa a fare da contorno ad un rituale ormai sacro che prevede alle ore
17,30 il ritrovo presso la tana dei cornuti; mezz’ora più tardi ci sarà la
processione nel centro storico cittadino capeggiata dal presidente dell’associazione
cornuti ruvianesi Paolo Nicolella, dal sindaco Roberto Cusano e dagli oltre 20
saggi che compongono il Gran Consiglio dei Cornuti, tra cui i figuranti come il
chierichetto, il menestrello, il prete, il santo ed altri ancora. Al loro
seguito le centinaia di iscritti alla “sadica” associazione in processione nel
centro storico, con la celebrazione dei riti del cornuto, tra cui il battesimo
a segnare l’iniziazione e l’accoglienza nel gruppo di nuovi adepti; il rituale culminerà nel
tradizionale incendio del Cornutotem, il fantoccio con le corna, in piazza
Nuova dove, in serata, andrà in scena il tanto atteso spettacolo musicale “E
Cammina Cammina” sotto la regìa del Maestro Peppe Barra, direttore artistico
della 40ma Festa dei Cornuti di Ruviano, candidata dall’Amministrazione
comunale e finanziata dalla Regione Campania con i fondi Poc 2014/2020.
Un viaggio tra fantasia e realtà, tra favole antiche e storie
della modernità, tra risate e commozione.
Racconterà di amore, di passioni, di struggimenti, di vita e di morte, in maniera accorata e poetica, per riuscire a toccare i cuori dei presenti.
Racconterà di amore, di passioni, di struggimenti, di vita e di morte, in maniera accorata e poetica, per riuscire a toccare i cuori dei presenti.
"La Festa dei Cornuti di Ruviano si fonda sulla capacità
di ironizzare e di scherzare dei suoi cittadini e dei partecipanti tutti ad una
storica tradizione, e di farlo su un disagio sociale che oggi vive la nostra
società e che colpisce tante persone che qui da noi possono esorcizzare una
paura ed essere scaramantici così da allontanare il pericolo, festeggiando
insieme San Martino, il patrono dei Cornuti d'Italia di cui Ruviano è la
capitale.
Quest'anno, poi, abbiamo deciso di unire sacro e profano e di
puntare sulla vena artistica del Maestro Peppe Barra, sul folklore locale
e sul talento dei giovani e degli anziani locali, creando una sinergia con
Regione Campania, associazione Cornuti Ruvianesi, Pro Loco Rajano e Forum dei
Giovani", dichiara il sindaco Roberto Cusano.
“Sarà come sempre un momento di allegoria, ironia,
spensieratezza e puro divertimento, per far valere i propri diritti, per
alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla sindrome dei bernoccoli,
per aiutarle in modo corretto sul piano neuro-riabilitativo, tramite un sereno
confronto con le altre vittime”, afferma tra il serio ed il faceto Paolo
Nicolella, presidente dell'associazione Cornuti Ruvianesi.
"Il nostro obiettivo è la promozione del territorio e la
valorizzazione delle sue tradizioni per attirare turisti, difendere l'identità
locale ed incentivare anche l'economia del nostro comprensorio della media
valle de Volturno", fa sapere Pasquale Di Meo, presidente Pro Loco
Rajano.
Ruviano, 11.11.2017.
Nessun commento:
Posta un commento