La famiglia Abbate, guidata dall’olimpionica di Londra Simona, è stata al centro
di un simpatico incontro organizzato nei saloni del Comitato Provinciale Coni di
Caserta in occasione della consegna ufficiale del Premio “Famiglia Sportiva
dell’anno”. Con l’azzurra di pallanuoto, di recente tricolore con la Pro Recco e
campionessa europea con la nazionale, erano il papà Romano, ancora dirigente del
Volturno, la sorella Nicoletta, già difensore del Volturno e della nazionale,
la cugina Nicoletta, centroboa del Volturno e della nazionale, ambedue
pluricampionesse italiane, europee e mondiali, infine Camilla Sgrò, centro vasca
junior del Volturno, figlia di Nicoletta e nipote di Simona, a rappresentare
l’ultima generazione delle Abbate-girls.
La festa è stata introdotta dal presidente del Comitato Provinciale Coni Michele
De Simone che ha ricordato come l’istituzione del premio “famiglia sportiva” sia
stato finalizzato a celebrare il ruolo anche nello sport della
istituzione-famiglia, evidenziando come sia stato consegnato negli anni passati
ad altre famiglie “celebri” come i Gentile del basket, i Perugino della boxe, i
Falco e Scalzone del tiro a volo e tanti altri. De Simone ha colto l’occasione
per sottolineare lo storico exploit della provincia di Caserta ai Giochi di
Londra dove sono qualificati otto atleti (Russo, Valentino, Mangiacapre e
Parrinello per il pugilato, Verde e Faraldo per il judo, Falco per il tiro a
volo, appunto Simona Abbate per la pallanuoto, con l’aggiunta per il basket in
carrozzina alle Paralimpiadi del cestista Enzo Di Bennardo. “In Campania –ha
detto De Simone- su venti qualificati dieci sono di Napoli, otto di Caserta e
due di Salerno e gli azzurri di Terra di Lavoro contribuiscono al terzo posto
della nostra regione quanto a qualificati dopo Lombardia e Lazio, mentre tra le
province Caserta, sempre per numero di qualificati, è all’ottavo posto a pari
numero con Milano”. Il presidente del Coni ha anche evidenziato che degli otto
olimpionici ben quattro sono di Marcianise: i tre pugili Russo, Valentino e
Mangiacapre e la pallanuotista Abbate, mentre Falco, il veterano del gruppo alla
sua quinta Olimpiade, è di Capua, Parrinello di Piedimonte Matese e i judokas
Verde e Faraldo di Aversa.
C’è stata quindi la consegna del Premio “Famiglia Sportiva” a papà Romano,
particolarmente commosso, di un prestigioso trofeo appositamente realizzato
dall’arte di Murano per Simona Abbate e di altri riconoscimenti alle cugine
omonime Nicoletta ed alla giovanissima Camilla, presenti anche le altre piccole
componenti di una dinasty che ha ancora molto da dire nella pallanuoto
femminile.
Al termine, dopo il taglio di una splendida torta con i simboli del Coni e dei
Giochi di Londra e la scritta “Simona Abbate”, l’olimpionica di Londra ha
raccontato i momenti salienti della sua carriera, gli aneddoti, le curiosità,
ringraziando il papà per averla incoraggiata e accompagnata nell’attività e
augurandosi di poter concludere la carriera giocando in una squadra con la
nipotina Camilla.
A Simona Abbate è stato anche consegnato uno splendido mazzo di fiori inviato
dal presidente della Provincia Domenico Zinzi, impossibilitato a partecipare per
impegni di istituto alla cerimonia, cui erano anche presenti l’assessore
comunale ai giovani Emiliano Casale, la consigliera di parità della Provincia
Francesca Sapone, i vicepresidenti Coni Antonio Giannoni e Geppino Bonacci, il
presidente del Panathlon Errico Posillico, il delegato della Federnuoto Fabio
Villani, il delegato del Cip Giuliano Petrungaro e tanti altri.
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