Sì è svolta nei giorni scorsi una riunione dei gruppi consiliari e degli
assessori UDC di Caserta (Pierpaolo PUOTI, capogruppo, Eduardo OLIVA,
Antonio
CIONTOLI, Emiliano CASALE, Pasquale PARISELLA), di San Nicola la
Strada (Nicola
D’ANDREA, vicesindaco, Fabio SCHIAVO, capogruppo, Gennaro
MONA), di S. Marco
Evangelista (Gabriele CICALA, sindaco, Luigi VITALE,
vicesindaco, Arcangelo
CAROZZA, Domenico SPARACO), di Maddaloni (Giulio
FARINA) nonché dei segretari
cittadini delle sezioni UDC dei Comuni di
Caserta (OLIVA), San Nicola la Strada
(D’AMBROSIO), S. Marco Evangelista
(VITALE) e Maddaloni (Salvatore MATALUNA),
presieduta dal segretario
provinciale Dott.ssa Gabriella D’AMBROSIO e dal
Responsabile del
Dipartimento Ambiente dell’UDC provinciale Dott. Paolo
FARINA.
Al termine
di una lunga e dettagliata disamina, si è deciso unanimemente da
parte degli
amministratori dell’UDC che, a completamento del ciclo dei rifiuti,
la
realizzazione di un Digestore Anaerobico va inquadrata nel Piano Provinciale
per lo smaltimento dei Rifiuti stessi dal momento che la stessa Provincia è
stata delegata alla gestione dei rifiuti con la L. 26/2010.
Pertanto, se
tale Piano prevede la costruzione di un impianto del genere nel
territorio
del Comune di San Tammaro tale da smaltire le 80mila tonnellate di
umido
prodotte dall’intera Provincia soddisfacendo così le necessità di tutti i
Comuni della Provincia di Caserta, non ha alcun senso prevedere la
costruzione
di un ulteriore impianto a Caserta e, per di più, in località Lo
Uttaro, sito
territorialmente competente alla città di Caserta, ma
effettivamente limitrofo
più ai comuni di San Nicola la Strada, S. Marco
Evangelista e Maddaloni (con
una distanza che varia tra i 900 ed i 1500 m.)
nonché insito in una
conurbazione di circa 200mila abitanti.
Lo Uttaro è
stato fino a poco tempo fa un sito già ampiamente utilizzato come
discarica
con notevoli ripercussioni negative consequenziali ed ora, come tale,
è
destinato solo ed esclusivamente ad essere bonificato in tempi brevi, opera
per la cui realizzazione sono stati già stanziati milioni di euro.
Pertanto, quando si parla di località Lo Uttaro, si ritiene che sia
necessario
soltanto riferirsi a riqualificazione dell’area e ad interventi
di risanamento,
per i quali gli amministratori dell’UDC porranno in essere
tutte le iniziative
utili.
Infine la realizzazione di un nuovo impianto a
Lo Uttaro riproporrebbe la
questione delicata del mal posizionamento del
costruendo e limitrofo
Policlinico Universitario che tornerebbe al centro,
tra le Cave ed il Digestore
Anaerobico, di un’area già ecologicamente
martoriata, altresì compromettendo
ulteriormente un territorio ove in un
prossimo futuro dovranno sorgere le
necessarie infrastrutture per l’opera
universitaria.
Anche in merito a ciò, non appare pertanto praticabile la
proposta di
realizzarvi un nuovo impianto che non avrebbe alcuna
ripercussione favorevole
né in termini occupazionali (bassissimo livello di
manodopera), né in termini
di “ristoro economico” (previsto poi per il solo
comune capoluogo, escludendo
tutti gli altri comuni limitrofi) e che si
andrebbe nuovamente ad allocare in
una zona ambientalmente e socialmente
inidonea.
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