sabato 12 maggio 2012

UDC: INCONTRO CON IL DIPARTIMENTO AMBIENTE

Sì è svolta nei giorni scorsi una riunione dei gruppi consiliari e degli
assessori UDC di Caserta (Pierpaolo PUOTI, capogruppo, Eduardo OLIVA, Antonio
CIONTOLI, Emiliano CASALE, Pasquale PARISELLA), di San Nicola la Strada (Nicola
D’ANDREA, vicesindaco, Fabio SCHIAVO, capogruppo, Gennaro MONA), di S. Marco
Evangelista (Gabriele CICALA, sindaco, Luigi VITALE, vicesindaco, Arcangelo
CAROZZA, Domenico SPARACO), di Maddaloni (Giulio FARINA) nonché dei segretari
cittadini delle sezioni UDC dei Comuni di Caserta (OLIVA), San Nicola la Strada
(D’AMBROSIO), S. Marco Evangelista (VITALE) e Maddaloni (Salvatore MATALUNA),
presieduta dal segretario provinciale Dott.ssa Gabriella D’AMBROSIO e dal
Responsabile del Dipartimento Ambiente dell’UDC provinciale Dott. Paolo
FARINA.
Al termine di una lunga e dettagliata disamina, si è deciso unanimemente da
parte degli amministratori dell’UDC che, a completamento del ciclo dei rifiuti,
la realizzazione di un Digestore Anaerobico va inquadrata nel Piano Provinciale
per lo smaltimento dei Rifiuti stessi dal momento che la stessa Provincia è
stata delegata alla gestione dei rifiuti con la L. 26/2010.
Pertanto, se tale Piano prevede la costruzione di un impianto del genere nel
territorio del Comune di San Tammaro tale da smaltire le 80mila tonnellate di
umido prodotte dall’intera Provincia soddisfacendo così le necessità di tutti i
Comuni della Provincia di Caserta, non ha alcun senso prevedere la costruzione
di un ulteriore impianto a Caserta e, per di più, in località Lo Uttaro, sito
territorialmente competente alla città di Caserta, ma effettivamente limitrofo
più ai comuni di San Nicola la Strada, S. Marco Evangelista e Maddaloni (con
una distanza che varia tra i 900 ed i 1500 m.) nonché insito in una
conurbazione di circa 200mila abitanti.
Lo Uttaro è stato fino a poco tempo fa un sito già ampiamente utilizzato come
discarica con notevoli ripercussioni negative consequenziali ed ora, come tale,
è destinato solo ed esclusivamente ad essere bonificato in tempi brevi, opera
per la cui realizzazione sono stati già stanziati milioni di euro.
Pertanto, quando si parla di località Lo Uttaro, si ritiene che sia necessario
soltanto riferirsi a riqualificazione dell’area e ad interventi di risanamento,
per i quali gli amministratori dell’UDC porranno in essere tutte le iniziative
utili.
Infine la realizzazione di un nuovo impianto a Lo Uttaro riproporrebbe la
questione delicata del mal posizionamento del costruendo e limitrofo
Policlinico Universitario che tornerebbe al centro, tra le Cave ed il Digestore
Anaerobico, di un’area già ecologicamente martoriata, altresì compromettendo
ulteriormente un territorio ove in un prossimo futuro dovranno sorgere le
necessarie infrastrutture per l’opera universitaria.
Anche in merito a ciò, non appare pertanto praticabile la proposta di
realizzarvi un nuovo impianto che non avrebbe alcuna ripercussione favorevole
né in termini occupazionali (bassissimo livello di manodopera), né in termini
di “ristoro economico” (previsto poi per il solo comune capoluogo, escludendo
tutti gli altri comuni limitrofi) e che si andrebbe nuovamente ad allocare in
una zona ambientalmente e socialmente inidonea.

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