Venerdì 14 dicembre alle ore 18:30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Diocesana
di Caserta si terrà la terza lezione del Corso di Alta Formazione socio –
politica da titolo “Dottrina Sociale
della Chiesa e Costituzione Italiana. Laici e cattolici a servizio del Paese
reale”. La lezione sarà affidata al prof. Nicola Colaianni, giudice della Suprema
Corte di Cassazione e docente di Diritto Ecclesiastico all’Università “Aldo
Moro” di Bari, il quale aprirà in questo modo il secondo Modulo del calendario
lezioni ideato dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S.Pietro” e dal
Centro “Aldo Moro” della Diocesi di Caserta in collaborazione con l’associazione
“Cercasi un fine”.
Il titolo del modulo
è “Democrazia nella società aperta e
pluralista: il popolo è davvero sovrano?” e questa lezione porterà
un’esperienza pratica delle problematiche e dei limiti che investono la
partecipazione democratica del cittadino nelle scelte della politica.
Anche questo
incontro sarà aperto al pubblico con lo scopo di sviluppare un linguaggio ed un
intento comune per iniziare ad esercitare con maggiore consapevolezza una
coscienza critica, ma propositiva, nei confronti della comunità
politica.
Il Corso,
ricordiamo, garantisce crediti formativi universitari dati dalla S.U.N. Facoltà
di Studi Politici “Jeean Monnet” ed anche dall’Ordine degli Avvocati del Foro di
S.Maria Capua Vetere, il quale riconoscerà l’attribuzione di 3 crediti formativi
proprio per questa lezione del giudice Colaianni.
Dopo ogni due
lezioni sono previsti dei Laboratori, ognuno con un titolo, ed il 23 novembre
scorso è iniziato appunto il primo laboratorio dell’intero Corso. È stata creata
così una Giuria Popolare, costituita dagli stessi corsisti e denominata perciò
“Qualificata”, nella quale si è discusso e votato su tre tematiche riguardanti
altrettante proposte presentate sul territorio casertano. Nell’occasione è stato
creato un profilo facebook del Centro di Formazione socio – politica “Aldo
Moro”, in cui sono stati inseriti sia il gruppo di Giuria Qualificata,
costituitosi nel corso del suddetto laboratorio, sia un gruppo di Giuria
Popolare più allargato, che sarà costituito dai corsisti e da persone segnalate
dagli stessi corsisti per selezionare un campione rappresentativo della società,
ed iniziare così un dibattito, finalizzato ad esprimere un voto, su tematiche
che saranno via via scelte durante tutto l’anno.
Il laboratorio
rappresenta un esperimento di democrazia diretta, visto che si decidono le
posizioni da prendere in base alla discussione e alla successiva votazione in
“assemblea”, un esperimento di partecipazione nel momento della scelta della
direzione politica da seguire, che è esatta espressione proprio di “sovranità”
popolare. Titolo della lezione a cui tutti i cittadini sono invitati a
partecipare.
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