SOLSTIZIO
D’ESTATE 2013
Illuminazione solare, riferita
all’emisfero boreale in occasione del solstizio d'estate.
Domani, 21 giugno, alle ore 05,04 circa,
si verificherà il Solstizio d’estate dell’anno 2013.
IL termine deriva dal latino “solstitium” (fermata del sole) ed è detto così perché in questo giorno, il Sole, nel corso del suo moto apparente
nel cielo, giunto nel primo punto dove inizia la Costellazione del Cancro, cessa di alzarsi sopra l’equatore celeste e, raggiunto il suo culmine, pare
che si fermi per sostare il più a lungo possibile lassù; poi comincia
lentamente, ma inesorabilmente ad abbassarsi.
Un’antica credenza popolare afferma che fu San Luigi (che si festeggia proprio il 21 giugno) a levare il palmo della mano
verso il Sole, intimandogli di fermarsi
per dare più luce al Mondo.
Con il Solstizio entra l’estate (che dura 93 giorni circa) ed
il giorno raggiunge il massimo della sua durata. Infatti subito dopo, la sua
lunghezza comincia progressivamente a diminuire fino all’equinozio di autunno (22 settembre) quando il giorno e
la notte avranno la stessa durata.
Nel giorno del Solstizio, a Caserta il Sole sorgerà
alle ore 05.29, raggiungerà la sua
massima altezza di 72° e 22’ circa alle ore 13,05 e tramonterà alle 20,41.
La durata del giorno sarà di ben 15 ore e 12 minuti mentre la notte durerà 8
ore e 48 minuti.
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In realtà, se si tiene conto dei crepuscoli
con la loro luce particolare, la vera
notte buia del 21 giugno durerà appena 3
ore e 34 minuti.
Peraltro, in
corrispondenza del Solstizio d’Estate, il Sole sorge e tramonta più a
settentrione di tutti gli altri periodi dell’anno. Si verifica cioè la massima Amplitudine Ortiva ed Occidua Nord, più
precisamente sorge in direzione 57°
circa e tramonta in direzione 303°
circa.
Per meglio
comprendere quanto appena detto,basti pensare che solo all’Equinozio di Primavera e a quello d’Autunno il Sole sorge
esattamente ad Est (90°) e tramonta altrettanto esattamente a Ovest (270°).
Inoltre, per il
fatto che il Sole raggiunge, come detto prima, l’ altezza sull’orizzonte più
elevata di tutto l’anno pari a 72° e 22’ circa, i suoi raggi giungono sulla terra in maniera più
“perpendicolare” per cui hanno il massimo
potere calorifico e la più intensa capacità abbronzante.
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Il 21 giugno il
Sole, come detto sopra, entra nella Costellazione
del “Cancro” che è il quarto segno dello Zodiaco.
Nella mitologia greca la
costellazione rappresenta un granchio
inviato da Giunone in aiuto
dell’Idra, il serpente marino
dalle cento teste.
Durante il suo combattimento
contro Ercole. Il granchio ebbe la peggio
perché fu schiacciato sotto il suo piede, ma Giunone
per riconoscenza lo volle immortalare nel cielo.
Nelle notti limpide, è possibile
vedere, al centro della costellazione, una nuvoletta, la quale non è altro che
un gruppo di stelle che, per il suo aspetto, è chiamato in vario modo: l’Alveare, il Presepe o la Mangiatoia.
A quest’ultimo nome è associata la denominazione di altre due
stelle, poste una a Nord e
l’altra al Sud, chiamate gli Asinelli, rispettivamente boreale il primo ed australe il secondo, che si nutrono
nella Mangiatoia (che fantasia ! ).
È interessante porre in evidenza
che questo ammasso di stelle fu molto
conosciuto nei tempi antichi e spesso usato come ausilio per le primitive
previsioni del tempo.
Infatti, nel Poema di ARATO
è scritto che:
“Quando nella mangiatoia scura entrambe le stelle appaiono sempre splendenti,
è segno di pioggia.
Elia
RUBINO
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