Mangiare e bere.
Letame e morte
Davide Iodice per il 30ennale di Sala Assoli
Il 3 e il
4 ottobre – sabato ore 20:30; domenica ore 18
In occasione
del 30ennale di Sala Assoli, da sempre avamposto di sperimentazione e ricerca
teatrale, il 3 e il 4 ottobre sarà in scena Mangiare
e bere. Letame e morte di Davide Iodice con Alessandra Fabbri, prodotto da
interno5. È un
lavoro di teatro e danza per danzatrice sola. Sola per la verità non è mai,
tranne che per il suo corpo stesso: con esso, difatti, e con il racconto, il
ricordo, espressi nel movimento ma anche nel verbo, Alessandra Fabbri
costruisce un intero mondo sul palcoscenico. Perlopiù un mondo animato, nella
prospettiva etimologica di anima-ae:
giacché è un mondo animale, inteso
nel suo significato più stretto, di bestia, e nel suo senso totale, di essere
vivente. È nel cambio continuo di prospettiva tra donna e animale, dallo
scambio tra di loro, e nella terzietà del rapporto con il pubblico che si
realizza Mangiare e Bere. Letame e Morte:
uno spettacolo che conferma la poetica di Davide Iodice. Che si interroga sul
senso dell’attorialità. In cui si trovano tutti gli elementi che sono propri al
regista e di cui sono costellati i suoi lavori corali, qui precipitando in una
persona, un corpo, una voce, un punto.
«Alessandra vive in
campagna: nella sua casa prima di lei ci abitava un cavallo e ora le anatre e i
polli vi hanno libero accesso, alcuni pappagallini vivono nel bagno. Qui lei
immagina la sua morte distesa nel fogliame come pasto per le volpi.
Prima di approdare al teatro
io volevo fare l’etologo: in ognuno dei miei spettacoli ci sono presenze
animali, vive o figurate. Da questo incontro nasce Mangiare e bere. Letame e morte.
Un lavoro sui bisogni essenziali, sull’istinto, sulla nostra animalità.
Un lavoro sull’essere, nella
sua singolarità, un poemetto fisico, in
cui l’animale rivela l’umano e le sue mancanze. In un certo senso questo lavoro
è per me un ritorno all’etologia». Davide Iodice
Info: Botteghino Sala Assoli tel. 081 19563943 – botteghino@associazioneassoli.it
Orario spettacolo: sabato 20:30; domenica ore 18
Biglietto intero: 12 euro; under 25 e studenti universitari
8 euro
Raccontami
Sala Assoli… Davide Iodice
«Ritorno in Sala Assoli dopo molti anni, certo con emozione e
nostalgia, ma anche con la rabbia necessaria a trasformare una
‘celebrazione’ in un nuovo atto politico collettivo.
In Sala Assoli mi sono formato a contatto con gruppi e artisti
fondamentali per la mia storia personale e per quella di molte generazioni di
teatranti, da Teatro Settimo ad Antonio Neiwiller, da Leo De Berardinis a
Giorgio Barberio Corsetti, da Remondi e Caporossi a Enzo Moscato fino a Pippo
Delbono.
In Sala Assoli ho conosciuto i miei compagni d’arte e di vita (Marina
Rippa e Raffaele Di Florio tra tutti) e sperimentato i primi lavori della
compagnia libera mente.
Negli anni della mia condirezione artistica al Nuovo poi, tra il 1995
e il 2000, la Sala Assoli è stata
il ‘ventre’ di una identità plurale di cui libera
mente costituiva il nucleo aggregante, e che ha prodotto un movimento
di creatività, pedagogia e produzione che a mia memoria non ha
mai più avuto eguale in città.
L’immagine di quegli anni è per me però soprattutto quella dei ragazzini ‘randagi’ dei quartieri, che
tentavano di rompere l’assedio di un luogo a loro ‘culturalmente
proibito’ a colpi di pallonate e infine vinta la chiusura della porta di ferro
della Sala, correvano giù.
Qui, dimenticato il pallone, giorno dopo giorno cominciavano a giocare
con corde e cantinelle, con quinte e proiettori, e giocando con
serietà sempre maggiore rendevano più bello e vitale e libero quel luogo e
insegnavano a me venticinquenne il senso del teatro che volevo fare».
Davide Iodice
Mangiare e bere. Letame e morte
con: Alessandra Fabbri
drammaturgia,
spazio scenico, luci e regia: Davide
Iodice
coreografia : Alessandra
Fabbri e Davide Iodice
produzione: start/interno5
costumi: Enzo Pirozzi
foto di
scena: Irene De Caprio
residenze
creative:
Altra Scena Napoli presso il complesso monumentale
di San Giuseppe delle Scalze a cura di Altradefinizione
Officina Teatro, San Leucio - Caserta
Fonte: comunicato stampa
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