Ernesto Lama porta al Duel Village il suo ‘Sottovoce’
Un omaggio all’arte e alla poetica di Raffaele Viviani
Venerdì 19 febbraio alle ore 20.45 in via Borsellino a Caserta
Lo straordinario Ernesto Lama torna a calcare il palcoscenico del Duel Village di Caserta venerdì 19 febbraio alle ore 20.45 per dare corpo e voce allo spettacolo teatrale ‘Sottovoce – Un omaggio a Viviani’. Al suo fianco Marina Bruno ed Elisabetta D’Acunzo, al pianoforte il Maestro Giuseppe Di Capua per offrire al pubblico una pièce di grande impatto emotivo che riporta in vita alcune delle opere più famose di Raffaele Viviani. Viviani racconta la vera natura della terra e degli uomini, le gioie , i dolori, i colori dell’anima, dai più tenui ai più accesi; racconta la strada come mai nessuno ha fatto. Viviani è l’assenzio del teatro, che ti fa volare pur restando attaccato al suolo, il dolce sapore col retrogusto spiritato, la vera essenza del teatro, quella che si afferra non che si accarezza. Anche se è poesia quando vai a interpretarla la materializzi e diventa la tua vita . Bisogna avvicinarsi a tutto questo con rispetto ed umiltà quasi da straniero, ricercando il vero significato della lingua e viaggiando in questo meraviglioso mondo, alla scoperta di emozioni e sentimenti. Lo spettacolo diviso in cinque quadri, si apre con la Piedigrotta con un omaggio alla festa , ai suoi carri e ai suoi strampalati personaggi come Mimì di Montemuro. Nel secondo quadro “gli innamorati” , i più famosi brani sull’amore, Tarantella segreta, ‘O nnamurato mio , Tanno ‘e mo si intrecciano in un tourbillon di sentimenti e gelosie. Poi è la volta del “lavoro” con la famosissima Masterrico e la canzone della fatica. Nel quarto quadro i guappi, tutto si tinge di rosso, rosso come il fuoco, la passione, la forza. E qui le arie più belle di malavita al femminile, Bambenella, Avvertimento, Ferdinando, ma anche una nota di colore, con i guappi ‘O guapp ‘nnamurato e ‘O malamente interpretati dalle due donne.Si chiude con un omaggio al varietà e all’operetta con la famosissima Zucconas e la quasi inedita aria Don Checchino. Si mette in scena un omaggio alla morte, facendo trionfare la vita attraverso dei semplici ma efficaci cambi d’abito: la camicia bianca per esempio simboleggia le morti sul lavoro, o ancora le donne che diventano uomini con indosso una cravatta per simboleggiare la loro forza e al tempo stesso la loro grazia. Il mondo non è maschio, ma è femmina. L’uomo è solo di supporto a questa splendida figura.
Biglietti ancora disponibili al botteghino del Duel Village e alla Ticketteria di via Gemito a Caserta.
Fonte: comunicato stampa
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