Giovedì 25 maggio alle 19 sarà inaugurato il Museo Civico Internazionale di Arte Contemporanea Euro-Mediterraneo (MIACE) nell’Auditorium del Complesso di Santa Maria del Mare a Castel Volturno. Il Museo Civico, fortemente voluto dal Sindaco Dimitri Russo, dall’Assessore alla Cultura e Istruzione, Carlo Nugnes, e dal Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Oliva, annovera nel Consiglio di Amministrazione, inoltre, i Consiglieri Comunali Alfonso Caprio ed Emilio Alfano, Presidente Confapi Campania. Il Direttore Alessandro Ciambrone, architetto e artista (già Direttore del Museo di Arte Contemporanea e Cittadella dell’Arte ‘Terra di Lavoro’ dal 2014 al 2016) è stato scelto dall’Amministrazione per il suo straordinario curriculum scientifico e professionale. Sarà coadiuvato da dieci esperti del Comitato Scientifico*, tutti professionisti con una comprovata capacità nell’organizzazione di eventi museali in campo nazionale e internazionale. Tutti gli incarichi sono a titolo gratuito. Numerosi e prestigiosi i patrocini ricevuti dalle istituzioni per l’evento. Fra questi: la Cattedra UNESCO su Paesaggio, Beni Culturali e Governo del Territorio, una fra le più importanti Cattedre in Italia, il Paese con il maggior numero di Siti UNESCO al mondo, ben 51 sui 1052 in totale; l’ Ente Riserve Regionali Naturali Foce Volturno - Costa di Licola - Lago Falciano; e Bio.For.Polis. il progetto finanziato da Fondazione con il Sud che è diventato subito una ‘best practice’ nazionale per le enormi ricadute di sviluppo sostenibile, sociale, culturale ed economico sul territorio di Castel Volturno. Hanno patrocinato anche le Associazioni culturali del Comune. Lo stesso Statuto del MIACE prevede la partecipazione delle Associazioni nella gestione dei 12 laboratori del Museo: Architettura e Progettazione; Arti Figurative e Scultura; Fotografia; Graphic Design; Interior Design; Lavorazione Seta San Leucio; Comunicazione e Ufficio Stampa; Visual Art; Tutela Ambientale; Differenze Culturali; Cucina Mediterranea; Cinema, Teatro e Musica. Strepitosa poi la reazione degli artisti campani: 30 opere donate in due settimane. Gli artisti nelle situazioni di crisi economica e culturale generalizzata forse sono quelli che soffrono e si sacrificano di più. Ma come ci ricorda Padre Pio ‘Dove c’è più sacrificio, c’è più generosità’.
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