Una calorosa platea (nonostante la serata dal
clima non propriamente estivo) ha fatto da degna cornice alla terza edizione
della Festa delle Aggregazioni Laicali della Diocesi realizzata in collaborazione con la pastorale giovani e
vocazionale . Alla presenza del Vescovo Mons. Giovanni D’Alise
nella stupenda cornice di piazza Duomo si sono alternati momenti di spettacolo
e riflessione con Mantovanelli ARTLAB e la ARB Dance Company con Don Murizio Patriciello che ha così iniziato “S’ po’ campà senza sapé pecché ma nun s’ po’ campà senza sapè pe’ chi”
e proseguendo ha ricordato la sua via vocazionale, poi nonostante il clima non
propriamente estivo a riscaldare la platea ci ha pensato Annalisa Minetti, una donna eccezionale che con la sua esibizione ha dato a tutti una
grande lezione di vita, infatti la Minetti tra un brano e l’altro del suo vasto
repertorio ha sottolineato come abbia
saputo trasformare quello che molti definirebbero un “handicap”, in un punto di forza, ritendendolo sorprendentemente il
“dono” più grande che Dio le abbia
fatto. Successivamente la cantante lombarda ha letteralmente fatto commuovere gli astanti quando ha prima
detto riferendosi alla sua esperienza di atleta paralimpica, che quando ha
conquistato la medaglia di bronzo (Londra 2012), lei la medaglia al collo
l’aveva già: il suo rosario e poi ulteriormente quando lei ha detto non sono
una diversamente abile ma sono una diversamente
speciale anche grazie agli altri.
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