venerdì 26 maggio 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Droni, cecchini, unità navali: in 10mila blindano la città

Al summit partecipano Italia, Francia, Canada, Usa, Giappone, Germania, Regno Unito: 4 dei 7 leader sono alla prima esperienza. Secondo la stampa tedesca il presidente Usa avrebbe definito i tedeschi “molto cattivi”, poi la precisazione. Il consigliere del tycoon: “Sul clima ascolterà posizioni europee”. Tusk: “È summit più difficile”. Bozza: difendere migranti e confini.

La cornice del Teatro Greco per la foto di gruppo dei “Sette Grandi”, e una Taromina blindata come mai successo nella storia della città siciliana. Comincia l’atteso vertice del G7. Uno dei più difficili, a ridosso della drammatica strage di Manchester di lunedì. E proprio politica estera e sicurezza sono al centro della prima parte della giornata. Quattro dei sette leader partecipano al summit per la prima volta. E c’è chi lo definisce il G7 degli esordienti. Ma al vertice di Taormina, in programma oggi e domani, non ci sono solo i capi di Stato e di governo dei Paesi membri. Ci sono anche i rappresentanti di cinque Stati africani e diverse organizzazioni internazionali.
Gentiloni: “Chiediamo risultati”
A fare gli onori di casa, quest’anno che la presidenza è italiana, è spettato a Paolo Gentiloni. «Al G7 chiediamo risultati, sappiamo che non sarà un confronto semplice ma lo spirito di Taormina ci può aiutare nella direzione giusta», ha detto il premier in un videomessaggio dal Teatro Greco a pochi minuti dall'inizio. «La straordinaria storia e bellezza che ci circonda credo possa dare un contributo molto importante ai leader del G7 e aiutare la comunità internazionale a dare risposte ai cittadini: sul terrorismo e sicurezza faremo una dichiarazione importante» e si affronteranno i temi del "cambiamento climatico, dei grandi flussi migratori e del commercio mondiale dal quale dipendono tanti posti di commercio nel mondo».
Tusk: “Il G7 più difficile”
Terrorismo, clima, globalizzazione, sicurezza, sostenibilità economica. Tanti i temi al centro del summit, che comincia, però, in salita. «Non c'è dubbio che è il più difficile dei G7», ha detto Donald Tusk, presidente del Consiglio Ue, in una conferenza stampa all'inizio dei lavori. Tusk ha evidenziato le difficoltà sui vari temi al centro del tavolo, promettendo che «la Ue farà di tutto per un'accordo» e lavorerà per l'unità. Aspetto che il G7 mostri unità sull'Ucraina - ha detto ancora Tusk prima dell'avvio del G7 - e che le sanzioni alla Russia siano confermate fino alla completa applicazione degli accordi di Minsk.

La questione climatica. Apertura Usa ad accordi di Parigi
Un primo giorno che ha incontrato anche delle proteste. Dagli attivisti di Oxfam for Climates e Greenpeace che si sono presentati con installazioni e caricature dei leader per chiedere un maggiore impegno sulle questioni climatiche. E proprio su questo tema, si attende la decisione di Donald Trump in merito agli accordi di Parigi, con cui 195 paesi si impegnano a ridurre le emissioni per rallentare il riscaldamento globale. Secondo quanto dichiarato dal consigliere economico della Casa Bianca, Gary Cohn, Trump sarebbe «propenso a comprendere le posizioni europee, vuole ascoltare chiaramente quello che i leader europei hanno da dire».
La polemica con la Germania. Juncker difende Trump
Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Der Spiegel, l’inquilino della Casa Bianca avrebbe definito i tedeschi “molto cattivi”. In seguito è arrivata la precisazione che il riferimento era esclusivamente al surplus commerciale della Germania. «Non ho un problema con la Germania, ho un problema con il commercio tedesco», ha detto il consigliere Usa Gary Cohn.  «È solo un problema di traduzione - assicura Jean-Claude Juncker -: Trump non ha voluto dire che i tedeschi sono cattivi, ma che con la Germania e con i tedeschi ci sono dei problemi».
Terrorismo e migranti. E la May contro i colossi del web
Uno dei nodi centrali del vertice, inevitabilmente, è la lotta al terrorismo. Proprio uno dei capitoli su cui ci sarebbe maggiore convergenza tra i leader europei. Il recente attentato a Manchester ha fatto salire vertiginosamente il livello di sicurezza della città. Dieci mila uomini delle forze dell’ordine sono stati schierati  per controllare due “zone rosse”. In campo anche droni, cecchini e unità navali. Intanto, da quanto si apprende, sembra che il primo ministro britannico Theresa May vorrebbe aumentare la pressione sui colossi del web affinché vengano eliminate dalla rete dati e contenuti che possano alimentare il terrorismo. Al centro della giornata c’è stato anche il tema dei migranti. «Pur sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati di controllare i loro confini e fissare chiari limiti ai livelli netti di immigrazione, come elementi chiave della loro sicurezza nazionale e del loro benessere economico». Questo è quanto si legge in una bozza del documento finale del G7, visionata e riportata dall’ANSA, tuttora sottoposta a un negoziato aperto. Sui migranti "è stato raggiunto un buon compromesso: si riconosce l'approccio globale al problema, anche a lungo periodo con il coinvolgimento dei paesi di origine e la responsabilità condivisa". È quanto spiegano fonti diplomatiche italiane che seguono il dossier. La discussione vera e propria al tavolo del G7 "ci sarà domani" ed è "ovvio si continui a lavorare sui due paragrafi" ad hoc del testo finale, ma "non ci sono problemi" con gli americani, che hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza. Il G7 di Taormina si dovrebbe chiudere, come atteso, con un comunicato finale 'snello': solo 6 pagine contro le 30-40 che hanno caratterizzato finora le conclusioni dei precedenti vertici. Il comunicato dovrebbe poi essere accompagnato da una dichiarazione, allegata, sulla lotta al terrorismo.

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