"Faccio appello al senso di
responsabilità di partiti, a partire dal Pd, e dirigenti politici affinché la
gravissima crisi finanziaria che vive la Provincia di Caserta possa essere
superata in via definitiva con l'approvazione dell'emendamento alla manovrina
da me presentato che consentirà la redazione di un bilancio stabilmente
riequilibrato e la ripresa di tutte le attività istituzionali e di ogni
funzione propria dell'Ente".
A rivolgersi al mondo politico
casertano, campano e nazionale, alla vigilia del voto in commissione Bilancio
della Camera dei Deputati del testo del decreto recante misure in favore degli
Enti Locali, in primis le Province, è l'On. Camilla Sgambato, prima firmataria
dell'emendamento cosiddetto 'salva Caserta' che prevede l'esonero dal
riversamento allo Stato del contributo annuo consolidato di 42 milioni di euro,
atteso che la Provincia è in dissesto. La parlamentare stamattina ha
partecipato a Caserta alla manifestazione di protesta contro la crisi che
attanaglia l'Ente, indetta dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e
dal comitato dei dipendenti provinciali.
"Come ho avuto modo di
ribadire al tavolo presieduto dal neo Prefetto di Caserta Ruberto presso il
Palazzo del Governo, a margine del corteo dei lavoratori e delle forze
sindacali e civili di Terra di Lavoro, la via maestra è rappresentata proprio
dalla modifica del testo di legge varato dal Governo a fine aprile, con
l'inserimento al suo interno di una norma ad hoc per la Provincia di Caserta,
che consenta alla stessa di ripartire e di programmare una serie di interventi
in favore delle scuole e delle strade di competenza provinciale, altrimenti da
settembre l'anno scolastico non partirà mai per i nostri 56 mila studenti
casertani nei 93 istituti superiori", continua la parlamentare
democratica.
"Del resto, senza
l'approvazione dell'emendamento non potrà essere redatto alcun bilancio e, di
conseguenza, anche i 4 milioni di euro appena assegnati in via straordinaria
dal Governo non potranno essere destinati al pagamento di stipendi e spese
fisse di funzionamento, perché il tesoriere dell'Ente ha bloccato da tempo ogni
flusso finanziario sia in entrata che in uscita, paralizzando così di fatto
l'intera attività istituzionale, in un territorio tanto complesso qual è Terra
di Lavoro.
Ecco perché credo che non sua
più rinviabile una decisione chiara e netta del Governo in favore della
Provincia di Caserta, così come non è più procrastinabile una situazione di
tale emergenza che nega il diritto allo studio a migliaia di ragazzi e ragazze
e alla vivibilità e fruibilità di un territorio da parte dei cittadini che qui
vivono e lavorano", conclude Sgambato.
Caserta, 23.05.2017
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