domenica 15 gennaio 2012

MUSE e MUSEI, Racconto di arte, storia e fede in “Terra Laboris”Gli archi del Borodin String Quartet fanno sognare Capua sulle note di Tchaikovsky e Beethoven





É stato l’applauso senza fine di una platea entusiasta a suggellare il secondo appuntamento “da cartellone” di “Muse e Musei - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, la Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica (organizzata dalla Provincia di Caserta con il prezioso contributo della Regione Campania e dell’Unione Europea) che - fino al prossimo 21 aprile - trasformerà ogni sabato i siti religiosi della provincia di Caserta in prestigiose “sale da concerto”.

“Teatro” dell’evento di questa sera una delle chiese più belle e più ricche di Capua : quella dell’Annunziata, costruita tra il XIII e il XIV secolo, che - per l’occasione - ha visto il suo sagrato illuminarsi di blu e di ambra in un’atmosfera magica, caratterizzata dal profumo di incenso e da un affascinante gioco di luci capace di mettere in risalto lo splendore delle opere esposte.

Pale d'altare di incomparabile bellezza, marmi policromi e suggestioni che raramente si trovano altrove sono lo scenario più adatto per una manifestazione come questa, dove l'arte è protagonista“ ha sottolineato l’Arcivescovo della Diocesi di Capua, Monsignor Bruno Schettino, che ha introdotto l’evento, invitando tutti al raccoglimento e al silenzio per comprendere meglio il messaggio delle note, “E non dimentichiamo che per prima cosa qui c'è l'Eucarestia : fede e arte sono un binomio inscindibile, che ci mettono in contatto con Dio”.

L’ambìto ruolo di Musa della serata è stato magistralmente interpretato dall’attrice francese Catherine Spaak, che - dopo aver calcato i palcoscenici dei teatri più importanti e aver girato come protagonista quasi 100 film - ha letto, elegantemente vestita di nero, “Errore”, uno dei 12 saggi inediti scritti da Diego De Silva per la Rassegna, incantando il pubblico, composto anche da tantissimi spettatori rimasti in piedi pur di non rinunciare all’evento. “Coniugare l'arte con la musica e il sacro è un'iniziativa di grande valore“ ha commentato la Spaak, Essere stata la ‘voce’ dell'Errore, questa sera, è stato per me un onore.

Presente in sala anche il sindaco di Capua, Carmine Antropoli, che ha detto : "Siamo orgogliosi che la nostra città sia stata scelta quale ‘concert hall’ di un evento di così grande levatura. Capua è città d'arte e di cultura ed ha saputo ben rispondere all'invito di ‘Muse e Musei’ perchè è su queste due caratteristiche che si fonda e su queste deve puntare il suo rilancio".

A tenere alta l’attenzione, dopo la straordinaria performance della Spaak, ci hanno pensato loro : i “maestri” del celebre BORODIN STRING QUARTET, storica formazione russa che - in oltre sessant’anni di onorata carriera - ha assistito all’avvicendarsi di musicisti di altissimo livello. Ma è stata l’interpretazione dell’opera di Dmitrij Shostakovich, che gli ha permesso di eseguire l’intero ciclo di quartetti del compositore sovietico nei più importanti centri musicali del mondo e di ottenere sempre grandi consensi. E stasera, con un concerto dedicato a Pyotr Ilyich Tchaikovsky (Quartet n.1 in re maggiore) e Ludwing van Beethoven (Quartet op. 59/3 n.9 “Razumovsky” in do maggiore), gli archi del BORODIN STRING QUARTET hanno fatto sognare anche il pubblico di Terra di Lavoro.

Compresa la seconda delle associazioni locali coinvolte da “Muse e Musei” : l’Inner Wheel Club di Capua Antica e Nova, che - animato dalla tenacia delle sue socie - si propone di fare da ponte tra le realtà del territorio e i services di solidarietà. “È stato un appuntamento speciale, al quale abbiamo partecipato con entusiasmo” ha dichiarato la Presidente, Irene Calzetta Ficociello, “Le bellezze della Chiesa dell’Annunziata, che sono sotto gli occhi di tutti, hanno fatto da cornice alla Rassegna, che ha il merito di valorizzare le bellezze storiche ed artistiche conservate nei Musei Diocesani .

Anche questa volta la conclusione della serata è stata affidata al poeta Lello Agretti, che - con le sue quartine composte per “Muse e Musei” - ha lasciato agli spettatori uno spunto su cui riflettere : “Con in tasca deboli parole, procediamo a passi frettolosi, ma andare incontro all’aurora può bastare l’immobile cammino“.

Next event sabato 21 gennaio, ore 19, nel Duomo di Aversa. Si continua con Sir James Galway  e Lady Jeanne Galway, accompagnati dall’Orchestra da camera di Caserta.



Fonte: comunicato stampa

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