La Provincia di Caserta ha completato il
progetto di riqualificazione ambientale del laghetto artificiale tra Castel
Volturno e Mondragone finalizzato alla realizzazione di una darsena per pesca
professionale e diporto nautico con annesso un mercato dei prodotti ittici a km
zero a valersi su fondi FEP.
Attualmente la pesca professionale, che
conta complessivamente circa 50 operatori economici fra Mondragone e Castel
Volturno, si svolge lungo il litorale casertano con modalità incompatibili con
gli standard obbligando gli imprenditori del settore a rivolgersi a mercati
ittici esterni.
“La domanda di nautica da diporto lungo la
costa di Terra di Lavoro – ha dichiarato il presidente dell’Ente di corso
Trieste Domenico Zinzi - è
attualmente soddisfatta con modalità non conformi agli standard. Il tutto
avviene in un territorio sottoposto a regime di tutela da accordi e norme
Internazionali (zona Ramsar dei Variconi), nazionali (Riserva di Licola e Foce
Volturno) ed europee (Zone di Protezione Speciale e Siti di Interesse
Comunitario).
“L’Amministrazione Provinciale – ha
spiegato l’assessore alla Valorizzazione della Fascia Costiera, Paolo Bidello - ha approvato un
regolamento per la concessione dell’utilizzo del demanio idrico fluviale per le
attività di diportismo nautico. Ciononostante, le istanze di concessione
pervenute sono paradossalmente solo una decina; di contro sono stimate in circa
1.200 le unità da diporto nautico che risultano ormeggiate lungo i tratti di
foce delle principali aste fluviali casertane”.
L’intervento proposto va a ripianare il
divario tra domanda legittima ed offerta illegale, fornendo contemporaneamente
un elevato contributo simbolico nel recupero di un territorio violentato dalle
attività illecite poste in essere dalla criminalità organizzata, che ha tratto
enormi profitti dalla scellerata estrazione di materiali di cava, dando origine
ai famigerati laghetti, divenuti nel tempo discarica abusiva di ogni genere di
rifiuto.
Nel nuovo porto che ospiterà circa 500
posti barca di lunghezza fuori tutto inferiori ai 10 metri (in modo da non
interferire con la recettività del porto di Pinetamare), oltre al mercato
ittico e al punto sanitario di controllo del pescato in sbarco, è previsto un
ristorante specializzato, su disciplinare provinciale, nella somministrazione
esclusiva di prodotti IGT, DOC, DOP, DOCG di Terra di Lavoro; sono altresì
previsti recapiti delle Capitanerie di Porto di Mondragone e di Castel
Volturno, oltre che posti barca dedicati alle vedette delle forze dell’ordine
nonché ai gommoni delle riserve naturali della zona.
Nelle darsene è previsto ogni genere di
presidio infrastrutturale per soddisfare i parametri per la gestione
ecocompatibile degli scarichi e dei rifiuti prodotti a bordo. I servizi di
bunkeraggio (rifornimento di carburante alle imbarcazioni) saranno per la prima
volta forniti lungo la costa casertana, con enorme beneficio verso il controllo
degli sversamenti accidentali in ambiente marino costiero.
L’armatura della foce dell’Agnena
attraverso pennelli semisoffolti, strutture di protezione dall’insabbiamento,
unitamente alle attività di dragaggio del tratto terminale e marittimo
dell’asta fluviale, consentirà di attrezzare un significativo tratto banchinato
alle operazioni di attracco di aliscafi che andranno anche a costituire un
utile mezzo di trasporto alternativo al traffico su gomma, consentendo, allo
stesso modo, di alleggerire il traffico della Domitiana durante i mesi estivi.
Il costo stimato dell’intervento è di circa
30 milioni di euro, di cui circa 15 destinati alla bonifica del sito, oggi in
mano quasi interamente a privati. La redditività prevista da business plan
assurge a circa 700/800mila euro annui con un indotto occupazionale diretto di
circa 20 unità.
Fonte: comunicato stampa