“Inserire l'antimafia in
Costituzione per dare un supporto concreto all’attuazione normativa, a partire
dall’articolo 18, che regola la libertà di associazione, all’articolo 41 che
regola, invece, le attività produttive con l’obbligo da parte dello Stato di
incentivare le attività produttive in quelli che sono i beni confiscati e
sequestrati”. Parte proprio da queste integrazioni la ‘cornice’ a quella che è
la nuova antimafia presentata dalla capolista al Senato, Rosaria Capacchione,
lunedì mattina, in una conferenza stampa presso il coordinamento provinciale del
Partito Democratico di Caserta. Presenti anche i candidati casertani al
Parlamento Camilla Sgambato, Stefano Graziano e Dario Abbate. “Un pacchetto di
norme per un’antimafia concreta – ha detto Capacchione – contenute in un
documento sottoscritto da tutti i candidati del Pd, di facile attuabilità, ma
che possono andare nella direzione di un circuito virtuoso per la ripresa
dell’economia del territorio”. “Tutti quei territori che sono stati fortemente
danneggiati dalle infiltrazioni di stampo mafioso – continua la giornalista
anticamorra – difficilmente dopo lo scioglimento sono ritornati ad una gestione
ordinaria. Per questo motivo, sono indispensabili interventi collaterali che
vadano al di là di quello repressivo/giudiziario”. “Tra le modifiche – prosegue
Capacchione - prevediamo anche quella del 416 ter del codice penale, in quanto
un forte problema è costituito anche alla sostituzione di dipendenti degli enti
locali ritenuti contigui alle organizzazioni criminali. Sostituzioni rese
impossibili anche dai vincoli di bilancio”. Prevista anche l’introduzione di una
‘White list’. “La white list – spiega la capolista al Senato – va ad agevolare
il reinserimento di quelle aziende che ne hanno i requisiti, una sorta di
‘bollino blu’ per chi è stato più bravo, un punteggio premiale come si fa per i
concorsi, il tutto con evidenti vantaggi per l’accesso al credito e per
l’ottenimento di finanziamenti pubblici nei confronti di chi decide di
schierarsi e fare fronte comune contro l’illegalità, ma anche di natura
compensativa in quanto si sa che, almeno in alcuni contesti a maggiore tasso di
criminalità, atteggiamenti virtuosi possono risultare economicamente
penalizzanti. Un ulteriore elemento di valutazione sarà condotto per definire la
soglia economica delle caratteristiche principali del rating, fissando dei
parametri più restrittivi rispetto a quelli della norma che sono di natura
facoltativa, richiedibile da aziende con fatturato annuo globale di almeno 2
milioni di euro riferito anche al gruppo di appartenenza”. Per quanto riguarda
le bonifiche la Capacchione dice: “Il primo punto del programma di Bersani è
proprio quello di partire dalla bonifiche per il ripristino del territorio e
dare un minimo di dignità alla Campania per promuovere le sue eccellenze, dai
prodotti tipici dell’agricoltura alla produzione della mozzarella e, di
conseguenza, aumentare le offerte di lavoro”.
Fonte: comunicato stampa
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