lunedì 29 aprile 2013

43esima Fiera dell’asparago selvatico dei colli Tifatini (1, 4, 5 maggio)


Il momento tanto atteso è arrivato. Il primo maggio è alle porte e con esso la 43esima edizione della “Fiera dell’asparago selvatico dei Colli Tifatini” di Pozzovetere. I giorni della fiera sono il primo maggio, come è consuetudine, ormai da anni, poi sabato 4 maggio e domenica 5 maggio. Tante le novità di quest’anno, a partire dalla mostra fotografica che ritrarrà gli antichi pozzi presenti sul territorio, da cui deriva, per l’appunto il nome Pozzovetere. Anche il palato sarà allietato da nuovi gusti. A partire dal risotto con gli asparagi, le frittatine e la salsiccia che con l’asparago prova un connubio senza pari. Dolcezza infinita di sapori che si amalgameranno sapientemente con tanti eventi culturali e artistici all’insegna della innovazione. Curiosi? Per gli appassionati di auto e di moto d’epoca, si svolgeranno due importanti raduni, nella piazza dei Colli Tifatini. Mercoledì 1 maggio il raduno di auto d’epoca e domenica 5 maggio, dalle 9.30 il motoraduno. Piazza colli Tifatini, infatti, sarà meta di motociclisti dell’intera regione che mostreranno i i motoveicoli di cui sono fieri e coinvolgeranno i più piccoli in giochi da strada. Ma non finisce qui. Infatti, il protagonista della fiera è l’asparago, frutto di una terra ricca di meravigliosi doni. Nei tre giorni della fiera lo si potrà gustare, preparato dalle massaie locali, a partire dalle 12, quando saranno aperti gli stands. Tanti, poi, gli artigiani che esporranno le proprie realizzazioni dando un tocco creativo alla fiera. Sabato 4 maggio, alle 20, una coinvolgente sfilata di moda e a seguire si esibiranno i “Bottari” di Portico e Marcianise, seguendo il ritmo del cuore. Domenica 5 maggio, continueranno le degustazioni, le mostre e le celebrazioni di ringraziamento. “L’asparago selvatico – commentano i membri del comitato organizzatore – ha un sapore particolare. E’ da assaggiare in ogni modo, anche crudo, per scoprirne il sapore intrigante. L’asparago ha notevoli proprietà. Esso infatti è diuretico ed è un prezioso alimento della nostra dieta mediterranea”. L’asparago selvatico che fa mostra di sè nelle zone collinari è destinato a divenire un alimento “cult” dei prossimi anni. Il paese di Pozzovetere, in questi giorni, attraverso la collaborazione con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, si sta facendo promotore di una intensa attività di diffusione della “cultura dell’asparago”, al fine di renderlo propulsore anche di un’attività economica ricca e fiorente. Questa la ragione degli studi sul terreno e sulle piante di asparago che alcuni ricercatori stanno compiendo. L’attesa per i prossimi anni è proprio quella di partire da un frutto della terra prezioso quale l’asparago e trainare l’attività produttiva per poter incentivare i giovani a farsi strumento del risveglio economico di una terra troppo spesso dimenticata. A tal fine, è prezioso anche il contributo della professoressa Annarita Farina, originaria di Pozzovetere che, attualmente, lavora alla facoltà di medicina dell’università di Ginevra dove si occupa di “proteomica”. “Una parola difficile, all’apparenza e per i non addetti ai lavori – illustra Annarita – però, una scienza essenziale per scoprire l’origine di tutti gli esseri viventi. Animali e vegetali, senza distinzione. Grazie alla proteomica che, si occupa dello studio delle proteine, è possibile tracciare ogni alimento con assoluta certezza”. Quindi è possibile attribuire anche all’asparago, un’impronta digitale univoca.

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