Il momento
tanto atteso è arrivato. Il primo maggio è alle porte e con esso la 43esima
edizione della “Fiera dell’asparago selvatico dei Colli Tifatini” di
Pozzovetere. I giorni della fiera sono il primo maggio, come è consuetudine,
ormai da anni, poi sabato 4 maggio e domenica 5 maggio. Tante le novità di
quest’anno, a partire dalla mostra fotografica che ritrarrà gli antichi pozzi
presenti sul territorio, da cui deriva, per l’appunto il nome Pozzovetere.
Anche il palato sarà allietato da nuovi gusti. A partire dal risotto con gli
asparagi, le frittatine e la salsiccia che con l’asparago prova un connubio
senza pari. Dolcezza infinita di sapori che si amalgameranno sapientemente con
tanti eventi culturali e artistici all’insegna della innovazione. Curiosi? Per
gli appassionati di auto e di moto d’epoca, si svolgeranno due importanti
raduni, nella piazza dei Colli Tifatini. Mercoledì 1 maggio il raduno di auto
d’epoca e domenica 5 maggio, dalle 9.30 il motoraduno. Piazza colli Tifatini,
infatti, sarà meta di motociclisti dell’intera regione che mostreranno i i
motoveicoli di cui sono fieri e coinvolgeranno i più piccoli in giochi da
strada. Ma non finisce qui. Infatti, il protagonista della fiera è l’asparago,
frutto di una terra ricca di meravigliosi doni. Nei tre giorni della fiera lo
si potrà gustare, preparato dalle massaie locali, a partire dalle 12, quando
saranno aperti gli stands. Tanti, poi, gli artigiani che esporranno le proprie
realizzazioni dando un tocco creativo alla fiera. Sabato 4 maggio, alle 20, una
coinvolgente sfilata di moda e a seguire si esibiranno i “Bottari” di Portico e
Marcianise, seguendo il ritmo del cuore. Domenica 5 maggio, continueranno le
degustazioni, le mostre e le celebrazioni di ringraziamento. “L’asparago
selvatico – commentano i membri del comitato organizzatore – ha un sapore
particolare. E’ da assaggiare in ogni modo, anche crudo, per scoprirne il
sapore intrigante. L’asparago ha notevoli proprietà. Esso infatti è diuretico
ed è un prezioso alimento della nostra dieta mediterranea”. L’asparago
selvatico che fa mostra di sè nelle zone collinari è destinato a divenire un
alimento “cult” dei prossimi anni. Il paese di Pozzovetere, in questi giorni,
attraverso la collaborazione con gli studenti delle scuole di ogni ordine e
grado, si sta facendo promotore di una intensa attività di diffusione della
“cultura dell’asparago”, al fine di renderlo propulsore anche di un’attività
economica ricca e fiorente. Questa la ragione degli studi sul terreno e sulle
piante di asparago che alcuni ricercatori stanno compiendo. L’attesa per i
prossimi anni è proprio quella di partire da un frutto della terra prezioso
quale l’asparago e trainare l’attività produttiva per poter incentivare i
giovani a farsi strumento del risveglio economico di una terra troppo spesso
dimenticata. A tal fine, è prezioso anche il contributo della professoressa
Annarita Farina, originaria di Pozzovetere che, attualmente, lavora alla
facoltà di medicina dell’università di Ginevra dove si occupa di “proteomica”.
“Una parola difficile, all’apparenza e per i non addetti ai lavori – illustra
Annarita – però, una scienza essenziale per scoprire l’origine di tutti gli
esseri viventi. Animali e vegetali, senza distinzione. Grazie alla proteomica
che, si occupa dello studio delle proteine, è possibile tracciare ogni alimento
con assoluta certezza”. Quindi è possibile attribuire anche all’asparago,
un’impronta digitale univoca.
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