“Sono molto
orgoglioso che la Provincia di Caserta possa estendere le buone pratiche in
materia di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie ad altre realtà italiane
ed estere, contribuendo a realizzare un’offensiva di carattere culturale e
sociale nei confronti della criminalità organizzata, che vede le istituzioni
impegnate come mai prima d’ora proprio sul nostro territorio con il
conseguimento di successi senza precedenti”.
Così ha esordito il vice presidente
della Provincia di Caserta, Gianpaolo
Dello Vicario, presente stamani a Bruxelles, presso la sede della
Commissione Europea, per la relazione conclusiva del progetto SAPUCCA, promosso
dalla Provincia di Caserta in partenariato con la Provincia di Catania, la
Provincia di Pistoia, l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la
Destinazione dei Beni Confiscati, l’associazione FLARE, l’associazione TECLA ed
il Comitato Don Peppe Diana.
Il vice presidente ha illustrato i
risultati raggiunti dall’iniziativa che ha visto i partecipanti impegnati sul
tema del riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti alla criminalità
organizzata e della cooperazione internazionale volta a condividere con altri Paesi
il cosiddetto modello Italia, sul piano metodologico e giuridico. Oltre a Dello
Vicario sono intervenuti anche il direttore generale Home Affairs della
Commissione Europea, Stefano Manservisi,
il Procuratore Aggiunto della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Luigi Gay, il direttore dell’Agenzia
Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla
criminalità, Giuseppe Caruso, il
direttore dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Provincia di
Caserta, Natale Argirò, il vice
presidente della Provincia di Pistoia, Roberto
Fabio Cappellini, il dirigente del Settore Programmazione e Programmi
Comunitari della Provincia, Paolo De
Felice e il direttore generale dell’associazione Tecla, Mario Battello.
“Il nostro obiettivo, grazie alla realizzazione
del Progetto “SAPUCCA”, finanziato nell’ambito del Programma Quadro UE
“Sicurezza e tutela della libertà”- “Prevenzione e lotta contro la
criminalità”, - ha aggiunto Dello
Vicario - è dare un contributo al
contrasto e alla lotta contro la criminalità organizzata, attraverso strategie incentrate sul riutilizzo a fini
socio-istituzionali dei beni confiscati con un approccio multilivello”.
Nel corso degli ultimi mesi la
Provincia di Caserta ha esportato questo modello in diverse realtà europee come
la Croazia, la Serbia e la Bulgaria attraverso un ciclo di conferenze che hanno
riscosso un ottimo successo in termini di partecipazione e di divulgazione
delle buone pratiche in materia di riutilizzo dei beni confiscati.
Infine, nel corso del seminario
odierno, sono stati premiati alcuni giovani che sono risultati vincitori del
concorso “Ambasciatori della legalità”, effettuato nell’ambito del Progetto
SAPUCCA, e che hanno realizzato degli elaborati sul tema dei beni confiscati.
Tra loro il casertano Fabrizio Arnone,
presidente della Consulta provinciale degli studenti e alunno del Liceo
“Manzoni” di Caserta, il quale è stato autore di un tema sulle opportunità di
occupazione per i giovani fornite dal riutilizzo dei beni confiscati. Arnone,
assieme agli altri giovani premiati, ha compiuto un tour presso il Parlamento
Europeo e le altre sedi istituzionali comunitarie di Bruxelles.
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