Domani, mercoledì 25 giugno alle 21, Caserta FilmLab presso il Duel
Village inaugura “Estival - Il villaggio del cinema”. Primo appuntamento del
cinema all’aperto con Locke. Il film è
del 2013, scritto e diretto da Steven Knight e con protagonista Tom Hardy. La
pellicola è stata presentata fuori concorso alla 70ª edizione della Mostra
internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Ivan Locke lavora duro per
permettere un'esistenza tranquilla a sé ed alla sua famiglia. Alla vigilia del
giorno più importante per la sua carriera, Ivan riceve una telefonata che manda
in frantumi tutta la tranquillità in cui era solito vivere. Dovrà affrontare
una corsa contro il tempo per salvare la sua famiglia, sé stesso ed il suo
impiego. Il film è stato vietato negli Stati Uniti d'America ai minori di 18
anni non accompagnati da adulti, per la presenza di linguaggio non adatto.
Padrino della serata inaugurale sarà Marco D’Amore, l’attore casertano reduce
dal recentissimo successo della serie Gomorra che sarà in compagnia del
pubblico. Secondo appuntamento della settimana, venerdì 27 alle 21, con Smetto quando voglio. La pellicola,
diretta da Sydney Sibilia, è la storia di un gruppo di brillanti ricercatori
universitari che tentano di uscire dall'impasse lavorativa ed esistenziale
della precarietà cronica, producendo e spacciando smart drugs. Ospiti di questa
seconda serata saranno Valerio Aprea (che nel film è Mattia) e Romano
Montesarchio, giovane regista casertano autore del documentario Ritratti abusivi. Il racconto realistico
di un periferia italiana e dei suoi surreali abitanti, la comunità abusiva del
Parco Saraceno (quartiere abbandonato di Castel Volturno in provincia di
Caserta). Come rinchiusi in un luogo infinitamente degradato e senza tempo, da
almeno dieci anni, gli abitanti abusivi del Parco vivono la propria vita tra
miserie e illegalità, sospesi tra violenze quotidiane e il sogno di una vita
normale. Ma il destino del Parco Saraceno è segnato. Nell'arco di qualche anno
verrà abbattuto per far posto ad un enorme porto turistico, simbolo del
rilancio del territorio. Come un ritratto corale e grottesco composto dai volti
e dalle parole degli abitanti, il film segue le vicende e l'umanità di questa
comunità estrema e dimenticata che non ha altro posto dove vivere se non questo
piccolo luogo abusivo del sud Italia.
Fonte: comunicato stampa
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