venerdì 27 novembre 2015

CONSOLI UDC: ASSEMBLEA CON UN NUMEROSA PLATEA - L'INTERVENTO DEL VICESEGRETARIO NAZIONALE ON. GIUSEPPE DE MITA

Davanti ad una numerosa platea, all’hotel Royal di Caserta, in occasione dell’assemblea promossa dall’Udc dal titolo “La proposta dei Popolari per il governo del territorio”, l’intervento introduttivo di Giuseppe De Mita, vicesegretario nazionale e commissario regionale dell’Udc.
«L’antipolitica è una domanda di buona politica – ha detto in avvio del suo intervento – Oggi, perciò, avviamo una rifondazione che si pone come obiettivo la riscoperta delle ragioni dell’impegno politico. Possiamo recuperare l’attenzione delle persone se riusciamo a riportare i partiti dentro una condizione di credibilità. Ma la rifondazione non può essere una questione esclusivamente organizzativa perché il rischio che si corre è quello del pasticcio. La nostra rifondazione, perciò, non deve partire dalla propaganda, ma da un bagno di umiltà. La riorganizzazione dell’Udc, quindi, non è un modo per compattare quelli che ci sono e affidarsi ad una legge elettorale che ci ricollochi in una condizione di beneficio. Bisogna, al contrario, ritrovare le ragioni dell’impegno politico, alimentando anche le diversità tra di noi per poi convergere verso le condizioni di unità. La riscoperta della motivazione politica parte dall’avere a riferimento la condizione di difficoltà delle persone, mettendo in campo un’azione concreta che incarni un’ispirazione».
Quale l’obiettivo? «Vogliamo rifondare una forza politica – ha continuato l’onorevole De Mita - ma non chiudendo lo spazio, ma aprendolo e prendendo un’iniziativa . Abbiamo bisogno di creare qualcosa di diverso che parta dal basso e non da un accordicchio tra partiti che mette insieme i simboli. In vista delle Amministrative che sono un passaggio importante ci carichiamo come forza politica della responsabilità di verificare le condizioni di allargamento di questo spazio e facendo questo facciamo i popolari, non nell’accezione da detersivo, come qualcuno a livello nazionale pensa di fare, ma nel senso sturziano del termine».
In Regione Campania l’accordo con il Pd. Quale la prospettiva? «Non facciamo il centrosinistra – ha detto al riguardo De Mita – il nostro accordo con il Pd non è lo strapuntino per avere un ministro. Ci siamo messi da questa parte perché, come De Gasperi ci ha insegnato, riflettiamo sul fatto che oggi la parte di società che si riconosce nelle istituzioni democratiche è molto limitata. Allora, il compito è allargare l’area di consenso nei confronti delle istituzioni. Noi non stiamo con il Pd per dire le cose che dice il Pd. Noi facciamo un’alleanza per incalzare il Pd. Iniziamo la discussione con il Pd in maniera dura perché il passaggio è complesso. O abbiamo questa consapevolezza o non saremo all’altezza del ruolo che siamo chiamati a svolgere".

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