“Ho avuto un colloquio telefonico con la
mamma del bambino casertano che è stato colpito dalla meningite e mi sono molto
rasserenato. Il piccolo sta sensibilmente meglio, reagisce molto bene alle
terapie e speriamo che presto possa fare ritorno a casa e a scuola. Alla mamma
ho ribadito la massima vicinanza da parte del Comune, che continuerà a seguire
la vicenda e farà tutto quanto in suo potere per garantire a tutti i piccoli
studenti e alle loro famiglie la massima serenità e la totale sicurezza”. Così
si è espresso il sindaco di Caserta, Carlo
Marino, che oggi ha raggiunto telefonicamente la mamma del bambino
casertano colpito nei giorni scorsi dalla meningite e attualmente ricoverato
presso l’ospedale “Cotugno” di Napoli. Il primo cittadino ha reso noti i
contenuti del colloquio in un video pubblicato sulla sua pagina facebook.
Marino, poi, ha parlato anche dell’altro
aspetto importante di questa vicenda, ovvero la sanificazione e messa in
sicurezza delle aule dell’Istituto Comprensivo “Ruggiero – III Circolo” (plessi
di via Benevento e via Montale), ovvero la scuola frequentata dal bimbo colpito
dalla malattia. Proprio oggi il Comune ha incaricato una ditta specializzata
che si occuperà di sanificare in maniera estremamente accurata tutti gli
ambienti dell’istituto interessato. Questa operazione avverrà nella giornata di
domani, giovedì 19 gennaio, e quindi gli ambienti potranno essere considerati
completamente idonei ad ospitare le lezioni già da venerdì. Proprio il 20,
però, cade la festività di San Sebastiano, mentre il sabato la scuola è
normalmente chiusa. Pertanto il ritorno tra i banchi avverrà nella giornata di
lunedì 23 gennaio.
“Voglio tranquillizzare gli alunni e i
genitori: la situazione è sotto controllo. In queste ore concluderemo le
operazioni di sanificazione delle aule e lunedì tutti i bambini potranno tornare
a scuola in totale sicurezza. Per quanto riguarda la chiusura, – ha aggiunto il
sindaco – si è trattato di un provvedimento adottato a scopo precauzionale.
Sono anche io padre, ho quattro figlie, e ho compreso il sentimento di
apprensione dei genitori. Ora, dopo aver completato tutti i passaggi necessari,
si torna a scuola e si riprende la vita in maniera regolare”.
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