martedì 24 gennaio 2017

LA NOTIZIA DEL GIORNO

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Rigopiano: le vittime sono 15. Pm:"Allerta già giorni prima"

Il velivolo, impegnato nel recupero di un ferito su un campo da sci, è completamente distrutto. Precipitato in un canalone a Campo Felice. Testimoni: "Sentito un boato". Intanto si continua a scavare nell'hotel travolto dalla slavina: scende a 14 il numero dei dispersi. La Protezione civile: "Avanti finché non avremo estratto tutti". Oggi i primi funerali

Una nuova tragedia colpisce l'Abruzzo. Questa mattina un elicottero del 118 è precipitato nell'aquilano, tra il capoluogo e Campo Felice. Morte le sei persone a bordo del velivolo, che si è schiantato dopo aver prelevato uno sciatore rimasto ferito sulla pista. L'uomo sarebbe stato identificato in Ettore Palanca, 50 anni, maitre dell' Hotel Cavaliere Hilton di Roma; ancora non sono stati resi noti i nomi delle altre vittime: un infermiere, un medico, il pilota, un tecnico e un operatore del soccorso alpino. Volava in una zona con una fitta coltre di nebbia e nuvole basse e sarebbe precipitato da un'altezza di 600 metri.  "L'elicottero si è schiantato in località Monte Cefalone, non lontano dalla piana di Campo Felice. Era intervenuto nella zona degli impianti per un normale soccorso dopo un incidente sciistico e probabilmente aveva già svolto l'intervento e stava tornando indietro". Così l'ingegnere Marco Cordeschi, esperto consulente del Comune dell'Aquila nell'ambito della Commissione Valanghe, che si trova in questo momento in quota.
Dinamica da chiarire
"Ci vorrà tempo a capire la dinamica dell'incidente ma possiamo ipotizzare che lo schianto sia avvenuto a causa della nebbia perché questo è un itinerario conosciuto. Nei giorni scorsi, durante le operazioni per l'emergenza maltempo, anche i mezzi dell'Aeronautica guidati da piloti molto esperti hanno avuto qualche difficoltà in questo punto. Siamo sotto choc perché conosciamo tutti gli operatori che erano a bordo". In questo momento un gatto delle nevi della stazione sciistica sta nuovamente provando a arrivare il più vicino possibile al luogo dell'incidente. Un primo tentativo non è andato a buon fine e il mezzo è dovuto tornare indietro quando era circa a metà strada. A complicare le operazioni il vento, che comunque dagli esperti del luogo viene definito non fortissimo in questo momento, e da raffiche di neve. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. L'Agenzia - che ha competenza specifica sugli incidenti aerei - ha già disposto l'invio di un proprio ispettore sul luogo dell'incidente.
Rigopiano: le vittime sono 15
Intanto a pochi chilometri da questo nuovo, tragico, incidente continua senza sosta la conta delle vittime dell'hotel Rigopiano: i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie il corpo di un uomo: si tratta della quindicesima vittima del disastro. Con l'ultimo recupero, scende a 14 il numero dei dispersi. Secondo le fonti al momento della valanga all'interno del resort si trovavano 40 persone: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compreso il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell'hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perché al momento della slavina si trovavano all'esterno dell'albergo. Sono stati recuperati dagli uomini del soccorso alpino all'alba di giovedì scorso. Dalle macerie i vigili del fuoco hanno poi estratto vive, tra la giornata di venerdì e l'alba di sabato scorsi, 9 persone, mentre le vittime al momento estratte sono 15: 9 uomini e 6 donne. Di queste ne sono state identificate 6: Sebastiano di Carlo e la moglie Nadia Acconciamessa, il maitre dell'hotel Alessandro Giancaterino, il cameriere Gabriele D'Angelo, l'estetista Linda Salzetta e Barbara Nobilio. Restano da identificare 9 vittime, 6 uomini e 3 donne. Sono invece ancora 14 i dispersi. E sono arrivati all'ospedale di Pescara sette corpi recuperati dalle macerie. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione. Apprensione da parte dei parenti, che vengono informati negli uffici della direzione sanitaria per il riconoscimento fotografico. I familiari dei dispersi e delle vittime sono nel punto di raccolta appositamente allestito.
I soccorritori: "Continueremo fino alla fine"
"Non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza che non ci sia più nessuno" sotto le macerie o sotto la neve. "Dobbiamo continuare a cercare fino alla fine": lo ha assicurato il funzionario del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D'Angelo, facendo un punto sulle ricerche dei dispersi. "Si sta scavando nel cuore della struttura - ha aggiunto - nella zona tra le cucine, il bar e la hall. Fino a quando non avremo trovato tutti andremo avanti". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri, ha auspicato "uno sforzo unitario e comune di fronte alle calamità. Le buone parole devono unire e non dividere". "Le immagini dei soccorritori che in mezzo alla tormenta salvano vite umane - ha concluso Mattarella - sono un esempio di quello che intendiamo per popolo repubblicano".
Il dramma dei familiari
E mentre i ricercatori continuano a tenere viva una flebile speranza, l'attesa per i parenti delle vittime di chi ancora manca all'appello si fa ogni istante più angosciante. "Quelli che sono morti sono stati uccisi - è stato lo sfogo del papà di Stefano Feniello, 28 anni, tra i dispersi - e quelli che ancora non rientrano sono stati sequestrati contro il loro volere perché volevano rientrare. Li hanno sequestrati. Avevano le valigie pronte. Li hanno riuniti tutti vicino al caminetto come carne da macello". La fidanzata del giovane, Francesca Bronzi, è salva. La responsabilità, secondo Alessio Feniello, è "delle autorità".
Oggi i primi funerali
C'era una maglia dell'Inter, la squadra per la quale tifava, sulla bara di Alessandro Giancaterino, il maitre del ristorante dell'hotel Rigopiano. La camera ardente è stata allestita nel Consiglio comunale di Farindola, sul Gran Sasso pescarese, a 10 chilometri da Rigopiano. E sempre oggi, alle 14.30 a Penne, 15 chilometri più a valle, si  sono svoltele esequie di Gabriele D'Angelo, 31 anni, cameriere dell'albergo Rigopiano e volontario della Croce Rossa. Si terranno invece domani alle 10.30 a Loreto Aprutino (Pescara) i funerali di Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, i genitori del piccolo Edoardo, sopravvissuto alla strage. Nel piccolo centro del Pescarese, dove è stato proclamato il lutto cittadino, si attende di conoscere la sorte di Piero Di Pietro, il marito di Barbara Nobilio, ancora disperso. La moglie è la terza vittima di Loreto.

Fonte: SKy Evening News

Nessun commento:

Posta un commento