Per
il cineforum di domani, martedì 10 giugno, al Duel Village il cartellone di
Caserta FilmLab propone al suo pubblico Snowpiercer. Appuntamento alle 18 e alle 21. In un futuro prossimo
venturo la Terra, travolta da un disastro ecologico, si ritrova in una nuova
era glaciale. Quel che resta dell'umanità è stipato nei vagoni di un treno,
sigillato come un'astronave che invece di attraversare l'iperspazio percorre a
folle velocità il pianeta in un insensato giro del mondo fra i ghiacci. Ispirato
a un fumetto francese, Le Transperceneige, Snowpiercer
è l'ambiziosa opera di Bong Joon-Ho, supportato nel suo lavoro dalla produzione
di Park Chan-wook giustamente nota agli appassionati per aver diretto Oldboy.
Due dati ci rivelano la caratura di questa pellicola: un cast di respiro
internazionale (Chris Evans, Tilda
Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Song Kang-ho, Octavia Spencer ed Ed Harris.
Tranne Song Kang-ho, questi attori lavorano per la prima volta sotto la guida
del regista Bong Joon-ho) e una storia
di fantascienza sociale (il treno come lampante metafora della società
contemporanea, dove le condizioni di nascita spesso determinano il futuro
dell'individuo, ma dove chi ha gli "attributi" per cambiare l'ordine
delle cose può salire i gradini della scala, tranne poi paradossalmente
ritrovarsi a coprire lo stesso ruolo di chi era percepito come
"oppressore"). significativo è il personaggio interpretato
da Tilda Swinton, Mason, una sorta di zitellaccia dall'aspetto vero british
concretizzato nei tailleur di pessimo gusto. Un personaggio, questo, sopra le
righe, eccessivo e crudele al punto da rasentare il ridicolo. Snowpiercer è
sicuramente un film godibile, ben sorretto da un protagonista intenso e
combattivo come Curtis, validamente interpretato da Chris Evans, cui si
affiancano due interpreti del calibro di John Hurt ed Ed Harris che ancora una volta, sia pur in
ruoli meno di spicco (ma fondamentali) dimostrano tutta la loro classe. Da
segnalare anche Song Kang-ho e Go Ah-Sung, già protagonisti del maggior
successo del regista coreano, il divertente The Host, qui una coppia
padre-figlia sconclusionata e con seri problemi con gli stupefacenti. La
colonna sonora è stata composta da Marco Beltrami.
Fonte: comunicato stampa
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