martedì 10 giugno 2014

POS OBBLIGATORIO: ANTONIO DE POLI (UDC), INTERROGAZIONE AL TESORO, TUTELARE LIBERI PROFESSIONISTI E ARTIGIANI

Contro l'obbligo del Pos da luglio per artigiani e liberi professionisti scende in campo l'Udc. A porre la questione al Ministero dell'Economia e delle finanze è stato il senatore e vicesegretario vicario Udc Antonio De Poli che punta il dito contro un provvedimento che obbliga l'adozione del Pos - dispositivo che consente di effettuare il pagamento con moneta elettronica - per tutti i pagamenti superiori ai 30 euro. "I costi ricadranno sull'esercente - fa notare De Poli -. Ho chiesto al Ministero dell'Economia di innalzare, prima dell'entrata in vigore del provvedimento, di innalzare l'importo minimo oltre il quale scatta l'obbligo di accettare pagamenti elettronici". In sede di prima applicazione di un decreto attuativo del Codice dell'amministrazione digitale (Decreto legislativo n.82/2005), l'obbligo si è applicato fino al 30 giugno 2014 a favore di professionisti e imprese il cui fatturato è superiore a 200 mila euro. "Ho chiesto al Tesoro - afferma ancora De Poli  - di mantenere la gradualità nell'estensione dell'obbligo, di introdurre soprattutto l'esclusione totale dal provvedimento dei settori in cui c'è un basso margine di redditività e abbattere i costi di gestione attraverso accordi promossi dai Ministeri competenti". Solo in Veneto, secondo alcune stime di Confartigianato, sarebbero tra i 90 mila e 100 mila gli artigiani e liberi professionisti coinvolti dal provvedimento. "L'obiettivo è tutelarli - assicura De Poli -: no a un sovraccarico nei confronti delle piccole e medie imprese".
 FONTE. COMUNICATO STAMPA

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