Una scia di polemiche è stata sollevata in Brasile per la presenza a Salvador di un'esposizione di maglie di più di 100 repliche e originali delle divise di diverse nazioni, risalenti alle precedenti Coppa del mondo a partire dagli albori.Peccato che fra di esse spuntassero nelle bacheche anche quelle delle edizioni 1934 e del 1938 tra cui una camicia nazista con svastica in bella vista ed una del regime fascista di Mussolini, e tra di esse una casacca nera con un simbolo della Federcalcio italiana, recante il fascio littorio.Duda Sampao medico di Salvador, proprietario della collezione, ha detto che l'esposizione è stata approvata dal Comitato Organizzatore brasiliano dei mondiali e pertanto ha il consenso della FIFA e che "Non c'è nessun coinvolgimento politico in questa iniziativa" che starebbe avendo, peraltro, molto successo tra i visitatori.Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da anni si batte anche contro ogni tipo di rievocazione dei due regimi che hanno determinato un passato nefasto per la storia europea e mondiale, ritiene che questa volta la polemica sia assolutamente sterile e priva di significato anche perchè l'esposizione riguarderebbe tutte le edizioni precedenti dei mondiali, come le immagini reperibili sul web indicano, comprese le due edizioni dei mondiali vinte dall'Italia di Pozzo nelle quali, purtroppo, spiccava sulla maglia della nostra nazionale il fascio littorio, che comunque la storia ha spazzato via quale simbolo di odio.
Fonte: comunicato stampa Giovanni D’AGATA
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