mercoledì 25 marzo 2015

Presentazione libro grenoble napoli/da adlo a.cobianchi

Presentazione all’Institut Français di Napoli del libro di Simone Verde Cultura senza Capitale
27 marzo 2015, ore 18
Institut Français di Napoli - Palazzo Le  Grenoble (via Crispi, 86 Napoli)
Info: 335 6252230   coala28@yahoo.it

            Il 27 marzo 2015, alle ore 18, presso la Sala Dumas dell’Institut Français di Napoli - Palazzo Le  Grenoble (via Crispi, 86 Napoli) si terrà la presentazione, organizzata dalla Società Italiana dei Francesisti e dall'Institut Français di Napoli, del nuovissimo libro Cultura senza Capitale. Storia e tradimento di un’idea italiana (Marsilio Editore) di Simone Verde, storico dell’arte di grande spessore, che ricopre, pur essendo italiano, l’ambitissimo incarico di Responsabile della Ricerca Scientifica e delle Pubblicazioni per France-Muséums/Louvre di Abu Dhabi.
            Con l'autore, interverranno Massimo Bray, Direttore dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, già Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, che tanto si è adoperato, tra l’altro, per salvaguardare il Real Sito di Carditello; e Christian Thimonier, Console Generale di Francia per il Sud Italia, attivissimo promotore di iniziative di pregio a Napoli. Modererà l’incontro - dedicato alla memoria di Augusto de Luzenberger, Presidente dell’Associazione Amici di Capodimonte - Aldo Antonio Cobianchi, Segretario Generale della Società Italiana dei Francesisti, che in tale circostanza riceverà dal Console, a nome del Presidente della Repubblica Francese, la prestigiosa onorificenza di Cavaliere dell'Ordre des Palmes Académiques de France per l'attività culturale svolta a favore della Francia, tra i più giovani nel mondo a essere stato insignito di tale riconoscimento.

            Il libro di Verde, attualissimo per le tematiche trattate, affronta la difficile e antiquata gestione/promozione dell’immenso patrimonio d'arte e cultura in Italia (rispetto ad altri paesi come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti), dove, troppo spesso, tale patrimonio - l’unica, vera, tangibile ricchezza del nostro paese - viene trascurato, considerato marginale, addirittura ignorato. La trattazione, fluida e piacevolissima, pur nella puntualità dei fatti descritti, rispecchia appieno le qualità dell’autore, i suoi studi (di filosofia teoretica, tra Roma e Parigi; di museologia e storia dell'arte a L'École du Louvre) e le sue esperienze professionali (ha collaborato con importanti istituzioni museali italiane e scrive o ha scritto per «Il Manifesto», «il Fatto Quotidiano», «L'Unità»; oltre ad aver tradotto dal francese per Adelphi, Fazi, Sellerio ed essere stato assistente di Antonio Tabucchi, di cui ha curato L'Oca al passo e la sua edizione francese), offrendoci continui spunti di riflessione e l’opportunità di ampliare la nostra conoscenza in materia.

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