Presentazione
all’Institut Français di Napoli del libro di Simone Verde Cultura senza Capitale
27
marzo 2015, ore 18
Institut
Français di Napoli - Palazzo Le Grenoble
(via Crispi, 86 Napoli)
Info: 335 6252230 coala28@yahoo.it
Il 27 marzo 2015, alle ore 18,
presso la Sala Dumas dell’Institut
Français di Napoli - Palazzo Le Grenoble
(via Crispi, 86 Napoli) si terrà la presentazione, organizzata dalla
Società Italiana dei Francesisti e dall'Institut Français di Napoli, del
nuovissimo libro Cultura senza Capitale. Storia e tradimento di un’idea italiana (Marsilio Editore) di
Simone Verde, storico dell’arte di grande spessore, che ricopre, pur essendo
italiano, l’ambitissimo incarico di Responsabile della Ricerca Scientifica e
delle Pubblicazioni per France-Muséums/Louvre di Abu Dhabi.
Con l'autore, interverranno Massimo
Bray, Direttore dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, già
Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, che tanto si è adoperato, tra
l’altro, per salvaguardare il Real Sito di Carditello; e Christian
Thimonier, Console Generale di Francia per il Sud Italia, attivissimo
promotore di iniziative di pregio a Napoli. Modererà l’incontro - dedicato alla memoria di Augusto de Luzenberger,
Presidente dell’Associazione Amici di Capodimonte
- Aldo Antonio Cobianchi, Segretario Generale della Società Italiana dei
Francesisti, che in tale circostanza riceverà dal Console, a nome del
Presidente della Repubblica Francese, la prestigiosa onorificenza
di Cavaliere dell'Ordre des Palmes Académiques de France per
l'attività culturale svolta a favore della Francia, tra i più giovani nel mondo
a essere stato insignito di tale riconoscimento.
Il libro di Verde, attualissimo per
le tematiche trattate, affronta la difficile e antiquata gestione/promozione dell’immenso
patrimonio d'arte e cultura in Italia (rispetto ad altri paesi come Francia,
Gran Bretagna e Stati Uniti), dove, troppo spesso, tale patrimonio - l’unica,
vera, tangibile ricchezza del nostro paese - viene trascurato, considerato
marginale, addirittura ignorato. La trattazione, fluida e piacevolissima, pur
nella puntualità dei fatti descritti, rispecchia appieno le qualità
dell’autore, i suoi studi (di filosofia teoretica, tra Roma e Parigi; di museologia e storia
dell'arte a L'École du Louvre) e le sue esperienze professionali (ha
collaborato con importanti istituzioni museali italiane e scrive o ha scritto
per «Il Manifesto», «il Fatto Quotidiano», «L'Unità»; oltre ad aver tradotto
dal francese per Adelphi, Fazi, Sellerio ed essere stato assistente di Antonio
Tabucchi, di cui ha curato L'Oca al passo e la sua edizione francese),
offrendoci continui spunti di riflessione e l’opportunità di ampliare la nostra
conoscenza in materia.
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