Anche quest’anno il 14 novembre
si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, la principale campagna per la
prevenzione e la diffusione delle informazioni sul diabete, istituita nel 1991
dalla International Diabetes Federation (Idf) e dalla World Health Organization
(Oms).
Per questa occasione, come ogni
anno, il dottor Mario Parillo dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San
Sebastiano” di Caserta ha organizzato per domani sabato 14 novembre dalle ore
9.30 alle 13 un punto d’incontro presso il Circolo Nazionale, in piazza Dante
angolo via Mazzini.
In quella sede sarà possibile
valutare il rischio di diabete e avere informazioni sulla prevenzione e sulla gestione
della malattia.
Il diabete mellito è una
patologia in continua e costante crescita in tutto il mondo, anche in Italia.
Dopo i 60 anni interessa più del 10 % della popolazione.
La malattia può causare danni a livello
oculare, renale e nervoso, aumentando in modo significativo il rischio
cardiovascolare e quindi la probabilità di avere un infarto. Tutte queste
complicanze possono però essere evitate se la glicemia è mantenuta sotto
stretto controllo.
Il cardine della terapia del
diabete sono le modifiche dello stile di vita: l’alimentazione e l’attività
fisica. A queste si possono associare diversi farmaci ipoglicemizanti.
Nella maggior parte dei casi il
diabete tipo 2 si associa a eccesso di peso, per cui il primo scopo della
terapia deve essere la perdita di peso anche di lieve entità.
Lo stile di vita è anche
essenziale per la prevenzione della malattia. E questa è la notizia più
importante: attività fisica e corretta alimentazione possono prevenire
l’insorgenza del diabete.
Chi sa di essere a rischio perché
sovrappeso o per familiarità deve iniziare a cambiare il suo stile di vita e
potrà prevenire il diabete. Diversi studi hanno infatti dimostrato che in
soggetti predisposti le modifiche dello stile di vita riducono del 50% il
rischio di diabete.
È quindi importante identificare
i soggetti a rischio e cercare di porre la diagnosi quanto più precocemente.
Fonte: L’addetto stampa (Enzo Battarra)
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