LA NOTIZIA DEL GIORNO
Roma, anche Tutino si defila: “Non sarò assessore"
Il premier torna a parlare delle grandi opere e della banda larga: "Bisogna sbloccare i cantieri”. E sulla sanità annuncia “tagliato anche troppo”. Voto costituzionale, insorgono le opposizioni: D'Alema inaugura comitato per “no”, M5S “Grave scelta senza consultarsi”. Roma, ancora caos su nomina assessore a Bilancio dopo no di Tutino, Raggi: "Era solo uno dei candidati, nome arriverà presto”
Renzi rilancia le grandi opere, con particolare riferimento al Ponte sullo stretto (per "togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina") e alla banda larga, facendo dell'Italia una "gigabyte society". Il Ponte sullo stretto di Messina, in particolare, secondo il premier, può creare "centomila posti di lavoro". Renzi ha indicato l'infrastruttura come parte del completamento della "Napoli-Palermo".
"Sbloccare i cantieri"
"Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro", ha aggiunto Renzi, nel corso dell'incontro per i 110 anni di Salini-Impregilo. "Bisogna sbloccare i cantieri e serve la banda larga perché la rete di domani non sarà una diga in Italia né l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità". "Bisogna poi continuare le grandi opere - ha scandito - dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina". "Noi siamo pronti", ha detto citando anche la Variante di Valico ed il Terzo valico tra Liguria e Piemonte.
Referendum, polemiche sulla data
Intanto non si placano le polemiche sulla data del referendum costituzionale, che ieri il Cdm ha annunciato sarà il prossimo 4 dicembre. “#iovotono per licenziare Renzi!”, scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.Invece Massimo D'Alema, a Ercolano per inaugurare il comitato per il no, commenta: “Se perde credo che Renzi non se ne andrà. Forse se prende una sveglia sarà un po' meno arrogante”. M5S attacca: “È grave che Renzi abbia scelto la data senza consultarsi con le opposizioni. Ed è altrettanto grave e vergognoso che abbia negato ai cittadini la possibilità di esprimersi su un tema così delicato e importante, facendo un'indegna melina”.
L’intervento della Cei
Sul tema, con un appello, è intervenuta anche la Cei “Il Paese - ha ricordato ilcard.Bagnasco - è atteso per un importante appuntamento, il Referendum sulla Costituzione. Come sempre, quando i cittadini sono chiamati ad esprimersi esercitando la propria sovranità, il nostro invito è di informarsi personalmente, al fine di avere chiari tutti gli elementi di giudizio circa la posta in gioco e le sue durature conseguenze”.
Raggi, ancora nessun assessore al Bilancio
Tutto da rifare? È ancora presto per dirlo. Sta di fatto che il consigliere della Corte dei conti Salvatore Tutino si fa da parte nella corsa per ricoprire il ruolo di assessore al Bilancio del comune di Roma. A raffreddare la sua disponibilità a entrare nella squadra della sindaca Virginia Raggi l'accusa di far parte della casta che gli è stata mossa da alcuni esponenti grillini a cominciare da Roberto Fico. La sindaca intanto non si scompone e ai cronisti dice "Tutino era solo uno dei candidati, il nome arriverà presto".
Tutino: accuse infondate
Il magistrato contabile, intanto, spiega le ragioni del suo no e muove precise accuse. “Non posso accettare accuse totalmente infondate e prive di ogni elemento di verità” dice. E spiega: “Da diversi giorni sono sulla graticola , sottoposto a esami surreali. Sono diventato oggetto di una contesa in cui, più che i curricula, contano le illazioni e dove le falsità e le beghe di una certa politica fanno aggio su professionalità e impegno. Perciò, nel ringraziare la sindaca per la considerazione, ritiro la mia disponibilità a fare l'assessore al Bilancio. Continuerò, con serenità e rinnovato impegno, a dare il mio contributo alla Corte dei conti".
Caos in giunta
La sindaca è dunque ancora alle prese con l'intricato nodo delle nomine in Campidoglio, dove dal primo settembre diverse caselle sono rimaste vuote. Oltre al Bilancio c’è il Patrimonio e manca anche il nome del nuovo amministratore unico di Ama, che prenderà il posto di Alessandro Solidoro.
Fonte: Sky Evening News
Fonte: Sky Evening News
Nessun commento:
Posta un commento