mercoledì 1 novembre 2017

Villa dei Cedri - il Prefetto convoca le parti per scongiurare lo sciopero del 6 novembre.


Villa dei Cedri - il Prefetto convoca le parti per scongiurare  lo sciopero del 6 novembre.

Il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto ha convocato sindacati e Asl per il giorno venerdì 3 novembre, alle ore 11.00 al fine di avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione.

Lo sciopero, degli operatori dei centri di riabilitazione e in particolare di quelli di Villa dei Cedri di Lusciano , come comumicato a mezzo stampa, annunciato qualche giorno fa dalle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl, Uil e da Fials e Fsi di Caserta, è stato indetto per il raggiungimento dei tetti di spesa dei centri suddetti e la sospensione delle attività terapeutiche a circa 400 utenti del citato Villa dei Cedri già a partire dal giorno 30 ottobre.

"La riunione è in particolare per Villa dei Cedri - spiega Nicola Cristiani, segretario Cisl Fp Caserta a nome delle OO.SS - ma la questione come sappiamo non si limita ad un'unica struttura, per quanto questa rappresenti al momento il problema più importante con i suoi 104 operatori posti in mobilità e altrettante famiglie, e gli oltre 400 pazienti disabili privi della necessaria assistenza. 

Ricordiamo ancora una volta che la maggior parte dei centri di riabilitazione della provincia hanno ormai raggiunto i previsti tetti di spesa e a breve ci troveremo a fare stessa battaglia per altre strutture ed altri utenti a cui verranno sospese le terapie.

Le scriventi hanno chiesto già in precedenza un incontro alla Regione Campania per evitare la sospensione dell'erogazione dei L.E.A, richiesta a tutt'oggi inevasa, cosa intollerabile considerato che non si può restare assolutamente privi di tale assistenza sul territorio. Il giorno 3 novembre oltre alla richiesta di salvaguardia dei livelli essenziali di assistenza noi chiederemo anche e soprattutto la salvaguardia dei livelli occupazionali".

In attesa di una urgente e necessaria convocazione regionale, le scriventi dichiarano in essere lo stato di agitazione, il sit-in e la prima giornata di sciopero prevista per venerdì 6 novembre.

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