TRACCIABILITÀ
DELLA FILIERA BUFALINA
A
Fiera Agricola saranno presentati per la prima volta in Italia i risultati
completi della tracciabilità della filiera bufalina effettuati dal Dipartimento
Qualità Agroalimentare e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno.
Pastorano, 9 Aprile 2016 - La mozzarella di Bufala Campana Dop
è protagonista assoluta anche in questa edizione di Fiera Agricola, che si
terrà dal 22 al 25 Aprile presso il polo fieristico A1 Expo – uscita A1 Capua
(Ce).
Uno
dei principali prodotti di eccellenza della provincia di Caserta, infatti, sarà
al centro del convegno dal titolo: “Dove
va la Mozzarella di Bufala Campana Dop? Dalla tracciabilità di filiera ai nuovi
orizzonti”. Tale appuntamento, in programma per venerdì 22 Aprile alle ore
10:00, inaugurerà il ciclo di incontri aventi come filo conduttore la tutela e
la valorizzazione delle produzioni tipiche del territorio.
E
il comparto bufalino, visti i numeri, è uno dei motori dell’agroalimentare di
Terra di Lavoro e dell’intera Campania.
Un settore che non
conosce crisi
Nel
2015, la produzione della Mozzarella di bufala campana a denominazione di
origine protetta è aumentata del 7%, con conseguente crescita sia del fatturato
alla produzione (dai 310 milioni di euro del 2014 ai 330 del 2015) sia di
quello al consumo (da 515 milioni di euro a 540). I dati sono stati forniti a
Roma l’11 febbraio scorso dal Consorzio di tutela del formaggio Dop, presso la
sede dell'Associazione italiana dei consorzi indicazioni geografiche.
Il
più importante marchio Dop del Centro Sud d'Italia nel 2015 ha immesso sul
mercato oltre 41 milioni di chili di mozzarelle di bufala campana certificate.
E la quota di export della mozzarella di bufala campana ha raggiunto nel 2015
il 31,4% della produzione. Con oltre 160 milioni chili di latte trasformato nei
102 caseifici coinvolti, che lo hanno acquistato nei 1371 allevamenti iscritti
all’organismo di controllo, la Mozzarella di bufala campana si conferma come il
quarto formaggio Dop italiano per volume e terzo per valore della produzione.
Il 50% della produzione lattiera e della trasformazione avviene in provincia di
Caserta.
I giovani al centro
della filiera: l’86% degli occupati è ‘under 50’
A
muovere la filiera bufalina sono 15mila addetti, nei caseifici associati oltre
3mila dipendenti, la maggior parte di giovane età: il 34% degli occupati ha
meno di 32 anni, l’86% è ‘under 50’. Un presente solido per andare incontro a
un futuro che oggi appare sempre più legato alla ricerca, all’incremento dei livelli
qualitativi per competere sui mercati globali e allo sviluppo dei mercati più
recettivi.
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