Gallipoli, 11 Settembre 2016
Dichiarazione On. Lorenzo Cesa (segretario nazionale UDC)
Referendum: Cesa cita Calamandrei, 'in campo costituente no ingerenze Governo'
“Se vincesse il sì, ci ritroveremo con un solo leader di partito che grazie all’Italicum e alla riforma costituzionale, potrà scegliersi i parlamentari e incatenarli a sé. Potrà eleggere il presidente della Repubblica, il Csm, la Corte Costituzionale a suo piacimento. Potrà controllare il Senato. Io non credo che Renzi sia antidemocratico. Questo lo dico sinceramente. Ma il dato di fatto è che sta creando le condizioni perché un domani l’Italia possa avere un nuovo Putin che regna su tutti senza contrappesi. Non ho votato Dc tutta la vita per finire sotto un sosia dell’ex capo del Kgb”. Lo ha detto il segretario nazionale UDC Lorenzo Cesa dal palco di Gallipoli chiudendo la festa nazionale UDC. Nel corso del suo intervento Cesa ha citato Calamandrei che diceva “Quando l’Assemblea discuterà pubblicamente la nuova Costituzione, i banchi del governo dovranno essere vuoti” “perché le regole – spiega Cesa – che devono valere per tutti vanno scritte da tutti, da chi ha vinto e di ha perso”. “Oggi abbiamo riforma che è stata scritta dai banchi del Governo mentre le aule del Parlamento vuote sono state messe in condizione di non incidere”, ha aggiunto Cesa. “La gente dell’Udc è tutta, convintamente, compatta e decisa a votare no al referendum costituzionale. Abbiamo convocato gli Organi di partito e lo stesso orgoglio che spinge la nostra base a dire no, si è respirato anche nella dirigenza nazionale. Certo c’è anche qualcuno che ha scelto un’altra strada. Qualcuno che ha deciso di votare sì ma l’Udc si schiera dalla parte del no”, ha aggiunto Cesa.
Ufficio stampa UDC
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