Con la presente trasmetto informazioni relative alla scomparsa dei resti dell'architetto Luigi Vanvitelli avvenuta nel 1984 dalla Chiesa San Francesco di Paola in Casagiove di Caserta e ritrovati a seguito di un’azione di ricerca storica, effettuata dallo scrivente, conclusasi agli inizi del 2015.
Da cittadino e funzionario della pubblica amministrazione, ho riflettuto a lungo se pubblicare questi documenti ma da persona impegnata in politica, delegata dalla città per il recupero di ciò che rimaneva delle povere spoglie, ritrovate presso l'Università G. D'Annunzio di Chieti, dove 34 anni prima erano state inviate per un’analisi al Carbonio14, sento il dovere di rendicontare, alla mia città e all'opinione pubblica nazionale, quello che è lo stato dell'arte di una incresciosa vicenda che, per la Soprintendenza di Caserta, come leggerete, si è conclusa, con la riconsegna dell'involucro al parroco della Chiesa San Francesco di Paola di Casagiove, mentre per il sottoscritto, che ha formulato l'ennesimo esposto al ministero, resta aperta, attesa l'omissione di passaggi minimi quanto fondamentali per la chiarezza e la dovuta trasparenza amministrativa. Trasparenza, ancor più necessaria, considerati proprio i 34 anni di dimenticanza della Soprintendenza di Caserta, a cui, peraltro, si sono aggiunti, dopo il recapito della teca in plastica contenente i 15 piccoli frammenti ossei, altri 15 mesi di pesante ed imbarazzante silenzio amministrativo, interrotti solo grazie all'autorevole intervento del ministero.
Non aggiungo altro, per non fuorviare il giudizio di ciascuno.
Evidenzio solo che è imperdonabile svalorizzare con questi atteggiamenti anni di battaglie per il recupero della identità storica, per stimolare il senso della appartenenza, per il ripristino di un migliore è diverso senso civico, per un nuovo utilizzo dei beni monumentali affinché essi costituiscano la cinghia di trasmissione per il turismo e l'economia di un territorio reso privo, purtroppo, di ogni altra endogena opportunità.
Madrid, in analoghe circostanze, a seguito del ritrovamento dei resti di Miguel De Cervantes, ha allestito mostre, organizzati convegni, sviluppato eventi e svolte celebrazioni che hanno attratto milioni di turisti e di conseguenza hanno visto fatturare milioni e milioni di euro in entrata. Qui da noi, disconoscendo il lavoro di volontariato fatto per la ricerca ed assicurare il rientro, si è proceduto con leggerezza (estrema a parere dello scrivente) riconsegnando i resti per una silenziosa e privata (!!!) sepoltura. Questo atteggiamento, non è sicuramente in linea con i principi di trasparenza a cui la pubblica amministrazione deve sempre informare la sua azione, così come non ha fatto chiarezza sui dubbi e le incertezze connesse alla rimozione, alla dimenticanza e al recupero del prezioso involucro.
Per questo, il mio esposto al ministero , affinché il tempo ed il silenzio non legittimino più omissioni.
Per questo spero che la stampa dia risalto a questa denuncia affinché, con le responsabilità amministrative, siano portate a conoscenza dei cittadini fatti di storia, divenuti poi fatti di cronaca, che, interconnessi alla nuova stagione della Reggia, iniziata con il direttore Mauro Felicori, possano valorizzare il nostro patrimonio storico-monumentale e la consapevolezza dell'importanza del nostro passato in cui si annidano tutte le inespresse opportunità del futuro.
Il rientro dei resti dell'architetto progettista della Reggia di Caserta se appaga e rende serena la parte cristiana di chi scrive, lascia scoperte le radici profonde e l'appartenenza autentica ai valori della casertanità, che resteranno, fin quando non ci sarà verità e giustizia per Vanvitelli e la storia della nostra città, inquieti punti di domanda e tumultuosi sentimenti negati.
Antonio Ciontoli (Cittadino, funzionario dello Stato e consigliere comunale della città di Caserta)
*** In allegato tutti i precedenti
----Messaggio originale----
Da: "antoniociontoli@inwind.it" <antoniociontoli@inwind.it>
Data: 07/09/2016 17.55
A: <gabinetto@beniculturali.it>, <mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it>, <sg@beniculturali.it>, <mbac-sg@mailcert.beniculturali.it>, <dg-abap@beniculturali.it>, <mbac-dg-abap@mailcert.beniculturali.it>
Ogg: I: Scomparsa e ritrovamento dei resti di Luigi Vanvitelli
Da: "antoniociontoli@inwind.it" <antoniociontoli@inwind.it>
Data: 07/09/2016 17.55
A: <gabinetto@beniculturali.it>, <mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it>, <sg@beniculturali.it>, <mbac-sg@mailcert.beniculturali.it>, <dg-abap@beniculturali.it>, <mbac-dg-abap@mailcert.beniculturali.it>
Ogg: I: Scomparsa e ritrovamento dei resti di Luigi Vanvitelli
Alla c.a del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dario Franceschini
e, p.c. al Prof. On. Gianpaolo D'Andrea - Capo di Gabinetto del Ministro
Facendo seguito alla precorsa corrispondenza ed all'incontro avuto nel mese di maggio u.s.presso codesto Onorevole Ministero, lo scrivente sottopone ad una autorevole lettura e considerazione la nota di riscontro della Soprintendenza di Caserta che, sulla scomparsa dei resti di Luigi Vanvitelli, in forma laconica e burocratica, prova a concludere la brutta pagina amministrativa senza fare chiarezza e lasciando aperta una ferita nel processo di conoscenza e di partecipazione della intera cittadinanza casertana.
Da premettere che, ai 31 anni di assenza e di vuoto materiale, si sono successivamente aggiunti altri 15 mesi di silenzio e disinformazione che poco hanno aiutato a soddisfare l'attenta opinione pubblica ed il prezioso lavoro del dott. Mauro Felicori che in un quadro di rilancio complessivo della immagine della Reggia e della Storia della nostra Città ben avrebbe potuto gestire ed esaltare l'evento della ricollocazione dei resti dell'illustre architetto in un quadro di nuova e necessaria trasparenza amministrativa, diversa immagine ed efficienza e sicuramente più concreta valorizzazione del nostro straordinario territorio.
Alla nota della Soprintendenza di Caserta, lo scrivente allega una propria considerazione che prova a far luce su quel grigio periodo storico 1984/2015+15 mesi.
Sicuro in un autorevole riscontro, si porgono cordiali saluti ed auspici sinceri di un buon lavoro in un segmento di eccellenza che può contribuire a rilanciare e sostenere, con la inespressa storia, le nostre opportunità di futuro.
Antonio Ciontoli
+39 3346941300
----Messaggio originale----
Da: "antoniociontoli@inwind.it" <antoniociontoli@inwind.it>
Data: 27/04/2016 10.39
A: <gabinetto@beniculturali.it>, <mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it>
Ogg: Scomparsa e ritrovamento dei resti di Luigi VanvitelliAlla c.a del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dario Franceschinie, p.c. al Prof. On. Gianpaolo D'Andrea - Capo di Gabinetto del Ministro
Il 15 maggio p.v. è un anno dall'avvenuto ritrovamento dei resti di Luigi Vanvitelli, rientrati a Caserta dopo ben 31 anni, per impegno diretto dello scrivente e su delega della città di Caserta, si auspica che S.E. Il Ministro voglia valutare con ogni attenzione la corrispondenza fin qui intervenuta con codesto Onorevole Ministero, al fine di dare il giusto lustro e la cristiana sepoltura al costruttore della Reggia di Caserta.Sicuri in un intervento risolutivo per la annosa vicenda, si porgono cordiali saluti.Antonio Ciontoli----Messaggio originale----
Da: antoniociontoli@inwind.it <antoniociontoli@inwind.it>
Data: 10/02/2016 18.12
A: <gabinetto@beniculturali.it>, <mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it>
Ogg: I: Scomparsa e ritrovamento dei resti di Luigi VanvitelliAlla c.a del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dario Franceschinie, p.c. al Prof. On. Gianpaolo D'Andrea - Capo di Gabinetto del MinistroFacendo seguito alle precedenti note inviate nell'auspicio di un positivo riscontro sulla tematica, ormai annosa, avente ad oggetto il ritrovamento dei resti di Luigi Vanvitelli, avvenuto per impegno diretto dello scrivente, si constata, ad oggi, malgrado i continui solleciti telefonici presso il centralino di codesto onorevole gabinetto, un mancato riscontro che, dopo circa un anno dal ritrovamento e unito ai 31 di dimenticanza presso l'Università di Chieti, lasciano i cittadini casertani sconcertati e privi di notizie ufficiali sul destino finale degli stessi. Si rappresenta che la Soprintendenza di Caserta, sulla questione, ha inteso adottare un atteggiamento poco trasparente non tollerabile in un'epoca in cui la gente, attraverso i social, chiede di sapere, conoscere e partecipare ai processi reali di una pubblica ammistrazione che non può più celare responsabilità ed inadeguatezze sperando nella comprensione della opinione pubblica.Confidando in un cortese cenno di riscontro, si porgono ossequiosi e deferenti saluti.Antonio Ciontoli (Funzionario dello Stato - già consigliere comunale, assessore e cittadino di Caserta)Via dei Bersaglieri 1681100 Caserta+39 3346941300----Messaggio originale----
Da: antoniociontoli@inwind.it <antoniociontoli@inwind.it>
Data: 04/11/2015 18.02
A: <gabinetto@beniculturali.it>, <mbac-udcm@mailcert.beniculturali.it>
Ogg: R: Resti di Luigi VanvitelliAlla c.a del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dario Franceschinie, p.c. al Prof. On. Gianpaolo D'Andrea - Capo di Gabinetto del MinistroFacendo seguito alla precorsa corrispondenza che, ad ogni buon fine, si allega in calce, lo scrivente, suo malgrado, è costretto a rappresentare che dopo una personale lunga attività condotta per il recupero dei resti di Luigi Vanvitelli, dopo 31 anni (1984-2015) di dimenticanza da parte della Soprintendenza di Caserta, la città di Caserta e con essa il sottoscritto non hanno saputo più nulla del plico arrivato con i piccoli resti ossei direttamente dalla Università di Chieti, presso cui erano stati inviati per un esame al carbonio 14.Da notizie informali sembrerebbe che la Soprintendenza abbia, con atto privato ed interno, voluto chiudere la vicenda e con essa il pesantissimo silenzio echeggiato nel clamore di una grave inadempienza amministrativa, restituendo direttamente quei poveri resti alla Curia, per un riposizionamento nell'originario luogo di sepoltura nella Chiesa di S. Francesco di Paola in Casagiove.Tale atteggiamento ha impedito ogni attività di approfondimento sulla natura dei resti, per cui l'Università di Foggia si era resa disponibile per un esame del DNA, così come ha interrotto la procedura della comunicazione istituzionale, pur dovuta alla cittadinanza casertana che, nei 31 anni trascorsi, ha seguito con grande apprensione tutte le attività per il ritrovamento, nell'auspicio di un probabile recupero.E' gravissimo che la città di Caserta, che aveva delegato lo scrivente per il coordinamento delle attività tese al rientro dei poveri resti mortali, ritrovati proprio grazie alla attività di indagine e di ispezione condotte dal sottoscritto, non abbia poi alla fine meritato neanche l'informazione minima e laconica dell'avvenuto rientro dei resti mortali dell'illustre architetto e del destino finale ad essi riservato.E' grave che, in una epoca in cui la pubblica ammnistrazione è chiamata più che mai a rendere il conto della propria attività e delle proprie responsabilità, c'è ancora chi, arrogandosi prerogative e status, con protervia disconosce ruoli e funzioni di analogo valore rappresentativo ed istituzionale.Ciò premesso, lo scrivente nel formulare esplicita denuncia alle SS.LL., affinchè sia fatta luce e posto riparo ad un atteggiamento da tanti giudicato irriguardoso e lesivo degli interessi superiori della Città di Caserta, chiede di poter essere ammesso ad un colloquio con il prof. On. Gianpaolo D'Andrea onde poter esplicitare, in un momento in cui si sente forte il bisogno di affermazione di una nuova identità, attraverso la rimodulazione dell'appartenenza ad un territorio gravato da troppi ritardi e lacune amministrative, l'importanza del ritrovamento ed il valore dello stesso per il rilancio dell'intero contesto museale a cui tanto tiene anche S.E. il Ministro On. Dario Franceschini.Voglia Codesto Onorevole Ministero intraprendere, anche in via sostitutiva, rispetto ad ogni formula improntata al più illogico silenziamento della burocrazia, attivare una procedura di efficace comunicazione con la città di Caserta che attende ancora di sapere in via ufficiale le ragioni della dimenticanza di 31 anni e le modalità ed i termini di una ricollocazione di quei poveri resti di cui, per tanti anni, troppi, siamo rimasti orfani.In attesa di riscontro, con rispetto e deferenza istituzionale, si porgono, auspici di buon lavoro e cordiali saluti.Il funzionario dello Stato (già Consigliere Comunale della Città di Caserta)Antonio Ciontoli+39 3346941300----Messaggio originale----
Da: antoniociontoli@inwind.it
Data: 08/07/2015 18.16
A: <seg.presidente@regione.campania.it>
Ogg: Scomparsa e ritrovamento dei resti di Luigi VanvitelliAlla c.a del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Dario Franceschinie, p.c.Al Prof. On. Gianpaolo D'Andrea - Capo di Gabinetto del MinistroAl Presidente della Regione Campania On. Vincenzo De LucaLo scrivente, nella qualità di consigliere comunale, è stato destinatario - con nota del Sindaco di Caserta del 14 maggio u.s., indirizzata anche a codesto Onorevole Ministero - di una delega per il coordinamento delle attività utili a favorire il rientro in città dei resti mortali, prelevati dalla Soprintendenza di Caserta nel 1984, dalla Chiesa di San Francesco di Paola in Casagiove (CE), tra cui, peraltro, erano custodite le spoglie mortali dell'arch. Luigi Vanvitelli, progettista della Reggia di Caserta.Per l’importanza e l’autorevolezza del personaggio ivi sepolto, quei resti, prelevati dall’area cimiteriale della Chiesa, furono inviati, dopo diverse vicissitudini, all'Università di Chieti per un esame al Carbonio 14.L’incarico di delega, conferito dal Sindaco dott. Pio Del Gaudio, è derivato dal fatto che, grazie ad una intensa attività di contatti ed informazioni, condotta, per oltre un anno, dallo scrivente, a distanza di 31 anni, si è riusciti a risalire all'involucro contenente i poveri resti umani che si trovano - fin dal 1984 - presso la cattedra di Antropologia Legale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti diretta dal Prof. Luigi Capasso che, per l’esiguità del materiale inviato, fu impossibilitato all’analisi richiesta.Lo scrivente, a causa del perdurare dei tempi d'attesa, in cui si sono concretate numerose inadempienze ed anomalie burocratiche, si era personalmente offerto per il ritiro dell'involucro, prezioso per la storia della Città di Caserta e reclamato a gran voce dalla opinione pubblica, resasi conto per la prima volta di essere orfana delle proprie radici e, pertanto, coinvolta ed appassionatasi alla incredibile vicenda.il 26 maggio u.s. il Direttore Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, al fine di evitare, allo scrivente ed al Sindaco di Caserta, “ …ricerche nella direzione sbagliata… “ inviava copia della ricevuta di trasporto n. 5 del 28 aprile u.s. con la quale il Soprintendente di Caserta Arch. Salvatore Buonomo, accusava l’avvenuta consegna delle ricercate spoglie mortali.L’11 giugno u.s. lo scrivente ha incontrato, con il Parroco della Chiesa San Francesco di Paola di Casagiove, Don Antonio Aragosa, il Soprintendente arch. Salvatore Buonomo, per conoscere, prima della cristiana sepoltura dei poveri resti, le modalità attraverso cui continuare le indagini necessarie ad appurare se quei pochi reperti prelevati, in maniera indistinta, dal Camposanto Parrocchiale, fossero realmente attribuibili all’illustre architetto olandese.A tal riguardo, a seguito del clamore nazionale della notizia, si è appurato che, quei resti ritenuti insufficienti nel 1984 per l’analisi al carbonio 14, possono oggi essere tranquillamente sottoposti a nuove analisi, con diversi ed innovativi mezzi scientifici, a partire dalla radiologia computerizzata e dall’analisi del DNA.Un gruppo di studiosi casertani, in attività presso l’Università di Foggia - esperti in Discipline antropologiche ed odontologiche forensi, con il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale retto dal prof. Lorenzo Lo Muzio, ha, infatti, pi� volte offerto gratuitamente la propria collaborazione per la risoluzione del caso de quo e per l’intera emergenza archeologica casertana.L’incontro dell’11 giugno u.s. si concluse con l’impegno a risentirsi con lo scrivente, che, solo per la precisione dei fatti, si ribadisce è stato colui che ha prodotto il materiale ritrovamento dei resti che, nel frattempo e dopo le numerose sollecitazioni, erano anche rientrati, nel silenzio più assoluto, in città.In data odierna, da un contatto con l’Arch. Torriero, delegata dal Soprintendente al prosieguo dell’iter, si sono evidenziati contatti in corso esclusivi con la Curia di Caserta, ritenuta legittima proprietaria dei resti mortali. Al parroco Don Antonio Aragosa, dopo 31 anni è stata infatti offerta la restituzione del plico contenente i 15 reperti ossei, senza che allo scrivente, alla comunità scientifica ed alla città di Caserta sia stata fornita alcuna informazione aggiuntiva.Da uomo delle istituzioni, il sottoscritto, che sente forte la misura dell’impegno profuso, con orgoglio e risultati positivi, attesa l’importanza della notizia per la Città di Caserta, pur non essendo in questa fase consigliere in carica, sente il dovere di informare le SS.LL. sul mancato pubblico sviluppo di una vicenda che merita di essere riportata alla luce del sole, atteso che, in alcuni momenti, ha assunto i tratti del Mistero.Certo e fiducioso nella importante opera di ricostruzione e rilancio che la S.V. sta producendo per un Ministero da molti analisti ritenuto centrale per l’interesse del nostro Meridione d’Italia che, da solo, può vivere e resistere, valorizzando le bellezze e rileggendo la storia, lo scrivente auspica, da pubblico funzionario, che alla disattenzione generale di una pubblica amministrazione, conservatrice di metodologie superate dalla comunicazione rapida e globale, sia anteposta la luce di percorsi chiari in cui celebrare il personaggio Luigi Vanvitelli, quale antenato costruttore della nuova Caserta e che oggi, prima della sepoltura, dovrebbe essere ristorato dalle mille sviste e dalle infinite peripezie vissute per 31 anni.Con spirito positivo e propositivo, non appartenendo allo scrivente la polemica utilizzata in chiave strumentale, sicuro che dall’identità e dal recupero dei valori storici può nascere un diverso giorno per l'intero territorio casertano, si porgono deferenti saluti ed auspici di un buon lavoro.Caserta 08 luglio 2015 Antonio CIONTOLIgià consigliere comunale ed assessore della Città di CasertaAllegate n. 6 note:· 01 Prime lettere a Sindaco e Soprintendente ed allegata rassegna stampa novembre 2014 e marzo 2015;· 02 Comunicazione al Sindaco del Gaudio dell'avvenuto ritrovamento dei resti di Luigi Vanvitelli 26 03 15;· 03 Vanvitelli richiesta esame del DNA 23 04 2015;· 04 Formale Richiesta di delega per ritiro resti Luigi Vanvitelli a Chieti 12 05 15;· 05 Incarico di delega del Sindaco di Caserta per il coordinamento delle attività di recupero dei resti di Luigi Vanvitelli 14 05 15;· 06 Nota dell'Università di Chieti sul rientro avvenuto dei resti mortali attribuiti a Luigi Vanvitelli 26 05 15.
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