Cesare Battisti fuori
dal carcere? Immediate le mie dimissioni.
Continuano le richieste di scarcerazione da parte di alcuni
nomi noti della criminalità: ora è la volta dell’ex terrorista Cesare Battisti,
autore di quattro omicidi, di cui due commessi in prima persona. Battisti che, non
dimentichiamolo, evase dal carcere di Frosinone nel 1981 trovando protezione
all’estero durante la latitanza, ora chiede i domiciliari presso la sua
famiglia nel Lazio: è malato di epatite B, soffre di un’infezione polmonare e
teme il contagio da Covid-19.
Richiesta piuttosto singolare se si considera che Battisti è
da circa un anno e mezzo in regime di isolamento ad alta sicurezza nel carcere
di Oristano e quindi lontano da ogni qualsivoglia contatto, senza la
possibilità di incontrare parenti. Pare proprio, quindi, che nessuno più di lui
sia al sicuro da eventuali contagi. Quanto alle sue attuali condizioni di
salute non credo affatto sia complicato trovare cura presso la struttura
carceraria con l’intervento di medici specializzati: nessuno ha intenzione di
negargli adeguata assistenza medica.
Quali sono dunque i presupposti per un’eventuale
scarcerazione? Battisti, per i crimini commessi, è stato condannato
all’ergastolo e quindi è giusto che finisca i suoi giorni nelle patrie galere:
è impensabile concedere il privilegio dei domiciliari a siffatti criminali,
certezza della pena sempre. Non può accadere un altro “caso Zagaria”, un'altra
scelta azzardata della magistratura, non è contemplabile un altro discutibile
gesto del genere!
Se la magistratura, unica ad avere potere decisionale in
merito alle scarcerazioni, darà parere positivo a tale istanza, sono pronto a
rassegnare, come parlamentare, le mie dimissioni nell’immediato.
ON. Antonio DEL MONACO
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