«Ho consegnato questa mattina al direttore
generale dell’Asl dott. Ferdinando Russo, accompagnato dal sindaco Andrea De
Filippo, i trecento kit rapidi acquistati con il contributo di amici, parenti e
consiglieri comunali che saranno impiegati presso l’ospedale di Maddaloni per
prevenire la diffusione del Covid-19». A dichiararlo è il consigliere Angelo
Campolattano che si è fatto promotore e principale sostenitore di una
sottoscrizione con la quale sono stati acquistati i kit. «La cronaca di queste
ore ci dice come i kit rapidi rappresentino uno strumento importante di
rilevamento veloce per poi andare ad approfondire la situazione attraverso i
tamponi – ha sottolineato – l’uso dei test rapidi, infatti, ci consente di
individuare possibili soggetti a rischio e di tenerli sotto controllo. Si
stanno rivelando utilissimi per controllare tutte quelle persone che dal Nord
stanno raggiungendo i nostri Comuni e che possono essere possibili vettori di
contagio». Ma, l’incontro di questa mattina è servito anche per andare oltre il
Coronavirus. «Abbiamo trovato nel direttore generale Russo un interlocutore
attento e disponibile e, quindi, non potevamo non toccare un argomento
strategico per il nostro territorio come l’ospedale di Maddaloni – ha spiegato
Campolattano – dal direttore dell’Asl abbiamo avuto segnali positivi sia per il
presente che, soprattutto, per il futuro. Sono stati effettuati importanti
lavori strutturali sull’ospedale che, in questa emergenza, è stato potenziato.
Il direttore dell’Asl ci ha detto che sarà la comunità di Maddaloni a
beneficiare di questi lavori dal momento che, una volta rientrata l’emergenza,
è sua intenzione creare alcuni nuovi reparti con altrettanti nuovi primari
nominati dall’università, in modo da rilanciare con forza il nostro presidio.
Siamo fiduciosi nelle parole del direttore anche se chiaramente, vigileremo
affinché tutti gli impegni vengano rispettati e chiederemo che lo stesso De
Luca ce li confermi quando verrà da noi dopo il completamento dei lavori al
nosocomio. Voglio vedere in un gesto, però, un segnale di speranza per il
futuro: il direttore sta facendo cambiare l’insegna all’ospedale. Speriamo che
questa insegna rappresenti l’inizio di un futuro radioso per la struttura».
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