COMUNICATO STAMPA
FARMACIA DISTRETTUALE
TRASFERITA A PIEDIMONTE MATESE E PUNTO 118 CHIUSO E SENZA SEDE, CAIAZZO BENE
COMUNE INVITA IL SINDACO A TROVARE UNA SOLUZIONE CHE SALVAGUARDI LA PRESENZA
DEI DUE IMPORTANTI PRESIDI SANITARI NEL CAPOLUOGO CAIATINO.
“GIAQUINTO LA SMETTA DI
FARSI I SELFIE E SI DIA UNA MOSSA PER EVITARE CHE CAIAZZO, DOPO LA CASERMA DEI CARABINIERI
TRASFERITA A RUVIANO, PERDA ANCHE LA FARMACIA DELL’ASL E LA POSTAZIONE FISSA DI
PRIMO SOCCORSO TERRITORIALE 118”
“In piena
emergenza Covid-19 e a seguito dei primi contagi registrati presso l’Asl di
Caiazzo, il Direttore Sanitario rilevava che i locali interni non erano
sufficientemente idonei ad assicurare le distanze di sicurezza imposte dai DPCM.
Per questo motivo, e nel silenzio totale della nostra amministrazione, la
distribuzione dei farmaci del Distretto Sanitario 15 veniva trasferita presso
la farmacia del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese. Naturalmente questa ridislocazione
ha determinato non pochi disagi, non soltanto per i nostri concittadini, ma
anche per quelli provenienti dai comuni limitrofi che hanno dovuto affrontare
spostamenti su più lunga distanza e numerose file, causate dell’aumento
considerevole dell’utenza presso la farmacia di Piedimonte, rispetto alle
ordinarie presenze”.
A dichiararlo
il gruppo consiliare di Caiazzo Bene Comune che denuncia l’immobilismo
dell’amministrazione comunale caiatina.
“E cosa ha fatto
il Sindaco di Caiazzo? Anziché trovare da subito una soluzione alternativa dove
sistemare la farmacia ha pensato bene, non sappiamo in base a quali concessioni
atteso che i DPCM non distinguevano tra sindaci e comuni mortali, di andare su
e giù da Piedimonte Matese (quando potevano farlo tranquillamente gli
operatori del Servizio Civile) a fare, per quanto si dice, il corriere e
portare i medicinali, speculando con la sua carenza e la sua inerzia sulle
necessità dei cittadini. E con tanto di selfie sorridenti”, denunciano i
consiglieri di minoranza Michele Ruggieri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della
Rocca.
“Dopodiché
anche il 118 veniva stato trasferito e sempre la Direzione Sanitaria chiedeva
al Comune di Caiazzo di trovare una soluzione adeguata. A causa del silenzio
totale da parte dell’Amministrazione Comunale, altri sindaci del Distretto 15 presentavano
la propria candidatura ad ospitare il servizio di emergenza, offrendo delle
valide soluzioni strutturali alternative. Soltanto a questo punto, dopo un
accorato appello della Direzione Sanitaria, finalmente il nostro Stefano
Giaquinto si è svegliato dal torpore indotto dai selfie e ha cominciato a
cercare una soluzione indicendo un bando con il quale venivano accennati i requisiti
strutturali e nulla veniva detto circa le condizioni economiche offerte per
ospitare il Saut.
Noi
consiglieri di minoranza chiediamo al Sindaco che cosa intenda fare per
risolvere questo problema. La sistemazione presso i locali del plesso
scolastico “Pier delle Vigne” del Rione Garibaldi (come da ordinanza odierna),
rappresenta solo una sistemazione provvisoria di 10 giorni”, continuano i
rappresentanti dell’opposizione che poi interroga il primo cittadino:
“Perché, caro
Sindaco, siamo arrivati a questo? Eppure lei ha avuto anni per risolvere il
problema in maniera adeguata, non provvisoria e senza affanni, senza dover
intervenire in piena emergenza e con la Spada di Damocle sulla testa con il
rischio di poter perdere anche questo Servizio essenziale per la comunità.
Stiamo ancora metabolizzando il trasferimento a Ruviano della caserma dei
Carabinieri. Di cos'altro Caiazzo si deve ancora privare? Non si poteva
individuare una soluzione nel centro storico in modo da garantire movimento ad
un nucleo abitativo ormai in agonia? E i soldi per il campo di calcio di Ss.
Giovanni e Paolo (550 mila euro) che lei sindaco ha previsto di buttare in un
pozzo senza fondo, perché tale è quella struttura mai entrata in funzione, non
potevano essere impiegati per ultimare i lavori dell'ex macello per ospitare
gli ambulatori e il servizio 118? Troppa lungimiranza dice? Forse è vero. Torni
pure a piantare gerani”, concludono Ruggieri, Mone e Della Rocca.
Caiazzo, 20.05.2020
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