Si è svolta questa mattina alle ore 11, presso la
Sala Borbone del Museo Campano, la cerimonia di riconsegna del dipinto con il
ritratto di Carlo III di Borbone, da parte dei funzionari del Quirinale, Dario Turchi e Flavio Salvadori, rispettivamente Capo del Servizio Patrimonio e
Vice Segretario Generale Amministrativo della Presidenza della Repubblica, alla
presenza dell’assessore alla Cultura della Provincia di Caserta, Gianfranco Nicoletti, del Sindaco di
Capua, Carmine Antropoli, della senatrice Diana De Feo, in rappresentanza della Commissione Cultura del
Senato, e del direttore del Museo, Maria
Luisa Nava.
“La riapertura del Museo Campano, avvenuta nello
scorso mese di marzo alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano - ha
dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – ha favorito il ritorno alle Collezioni del Museo
di un’importante opera che completa l’esposizione dei ritratti della Famiglia
Borbone. Voglio ringraziare il Presidente Napolitano per la sensibilità e
l’attenzione dimostrate nei confronti del Museo Campano”
“E’ un tangibile riconoscimento, tanto più
importante provenendo dalla più alta carica dello Stato, ha spiegato
l’assessore Nicoletti - del grande
impegno della Provincia nel campo della valorizzazione dei propri beni
culturali e della propria storia, nonchè del successo conseguito con la
riapertura del Museo Campano”
E il sindaco di Capua, Carmine Antropoli, ha voluto aggiungere come anche in questo
momento così difficile del Paese il nuovo impulso conferito con il
riallestimento e il riordino del Museo, pur avvenuto da poco tempo, stia già
dando i primi segni positivi anche per il rilancio dell’economia e del turismo
di Capua e del Casertano.
Da parte loro, i due funzionari del Quirinale
hanno voluto sottolineare come il Presidente Napolitano abbia personalmente
proposto la restituzione al Museo dell’opera, proprio perché sollecitato dalla
buona impressione ricevuta durante la sua visita, mentre la senatrice De Feo ha
ribadito il suo apprezzamento per il Museo e l’operato della Provincia, che
costituisce un esempio di buon governo nel campo dei beni culturali.
Il dipinto è un pregevole olio su tela, dovuto a
Giuseppe Bonito (cm 130x cm 103) che ritrasse il sovrano intorno al 1740,
nell’immediatezza della conquista del Regno di Napoli, dopo l’assedio di Gaeta.
Il ritratto è sicuramente posteriore al matrimonio di Carlo con Maria Amalia di
Sassonia, di cui il Museo Campano conserva il ritratto “en pendant”, eseguito
dallo stesso Bonito.
Pervenuto alle collezioni del Museo Campano dal
Ritiro di San Gabriele, della Congrega di Carità di Capua, unitamente agli
altri ritratti della famiglia reale negli anni ’70 del 1800, agli inizi degli
anni ’90 del secolo scorso il ritratto di Carlo di Borbone era stato dato in
sottoconsegna alla Presidenza della Repubblica nel Quirinale e collocato in uno
degli ambienti di rappresentanza al piano nobile della Palazzina del Fuga.
Recentemente è stato esposto al pubblico in
occasione della mostra “Alla corte dei Vanvitelli. I Borbone e le arti alla
Reggia di Caserta”, tenutasi al Palazzo Reale di Caserta dal 4 aprile al 6
luglio 2009 e nell’esposizione “Palazzo Farnese. Dalle collezioni
rinascimentali ad Ambasciata di Francia”, allestita a Roma in Palazzo Farnese
dal 17 dicembre 2010 al 10 aprile 2011.
Il quadro è stato ricollocato con tutti gli onori
nella Sala Borbone, che – in tal modo – offre ora ai visitatori una panoramica
completa della dinastia, illustrata dai ritratti di tutti i regnanti e delle
loro consorti. “La ricomposizione ed il completamento della collezione - ha
osservato la direttrice del Museo, Maria
Luisa Nava - costituisce un primo significativo tassello nella revisione
completa e sistematica delle ricche raccolte, che stiamo già attuando
avvalendoci della collaborazione di dottorati e laureati campani, anche
attraverso specifiche convenzioni che la Provincia di Caserta ha voluto
appositamente stipulare con le Università”.
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