Su
richiesta del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V. si é tenuto
nella Sala della Giunta della Provincia di Caserta un incontro presieduto dal
Presidente dell’Amministrazione Provinciale, on. Domenico Zinzi, per una
disamina delle problematiche organizzative, sociali ed economiche conseguenti
all’esercizio da parte del Governo della
delega di cui all’art. 1 della Legge n. 148/2011, di conversione del DL. n.
138/2011, “sulla riorganizzazione sul
territorio degli uffici giudiziari”.
Al
tavolo,tecnico-politico, hanno partecipato il Presidente del Tribunale, dott.
Andrea Della Selva, il Procuratore della Repubblica, dott. Corrado Lembo, il
Presidente della Sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati di S.Maria
C.V., dott.ssa Anna Rita Motti, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati, avv. Alessandro Diana, i Sindaci dei Comuni di Aversa, Carinola, Piedimonte
Matese e S.Maria C.V., Giuseppe Sagliocco, Luigi De Risi, Vincenzo Cappello e
Biagio Di Muro, nonché i Parlamentari Carlo
Sarro, Pina Picierno, Pasquale Giuliano,
Americo Porfidia, Stefano Graziano. Nel corso di tale incontro si è
rilevato quanto segue:
-
solo da notizie di stampa, ovvero nel corso di incontri non ufficiali, si è
appreso che il Governo si accinge ad adottare provvedimenti di soppressione di
tutte le Sezioni Distaccate del Tribunale di S.Maria C.V. (Aversa, Caserta,
Carinola, Marcianise e Piedimonte Matese) e di gran parte degli Uffici del
Giudice di Pace, ovvero di accorpamento della Sezione Distaccata di Aversa ad
un non meglio identificato e definito
secondo Tribunale di Napoli. Tali decisioni comportano scelte
irrazionali e, comunque, assolutamente prive di concreti risparmi, ma, anzi, in
contrasto con l’obiettivo, imposto al Governo dall’art. 9 del D.Lgs 6 luglio
2011 n. 98, con modificazioni del 15 luglio 2011 n. 111, di perseguire,
mediante la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici
giudiziari, i risparmi di spesa e l’incremento di efficienza richiesti
dall’indicata normativa. Le conseguenze del paventato provvedimento governativo
determineranno confusione, ingolfamento di uffici, ulteriori rallentamenti e rinvii nella trattazione dei procedimenti
civili e penali. Le conseguenze sul piano dell’efficienza del servizio e delle
aspettative di giustizia che i cittadini della Provincia di Caserta rivendicano
sarebbero tremende e darebbero il colpo, forse decisivo, alla credibilità della
Giustizia nelle nostre zone;
-
è necessario, invece, rafforzare i
presidi di legalità già esistenti per venire incontro alle esigenze di
sicurezza del territorio,particolarmente esposto alle insidie e alle
infiltrazioni di devastanti fenomeni delinquenziali. Se è vero che l’impiego
massiccio ed organizzato delle forze di polizia sul territorio, ben coordinato
dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha conseguito innegabili
successi sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, è altrettanto
vero che spogliare quei territori del più autorevole e visibile presidio di
legalità rappresentato dalle Sezioni Distaccate del Tribunale, non corrisponde
a quella diffusa esigenza di combattere efficacemente la criminalità, sia nelle
forme particolarmente aggressive e pericolose come quella organizzata, sia in quella,
non meno pericolosa, c.d. predatoria che quotidianamente attacca la serenità e
la tranquillità dei cittadini. Va, altresì, con forza evidenziato che i presidi
giudiziari storicamente radicati sul territorio della Provincia di Caserta
rispondono alla diffusa domanda di giustizia dei cittadini, garantiscono la
convivenza civile e contribuiscono ad assicurare l’equilibrio e la credibilità
dello Stato democratico;
- le decisioni del Governo
appaiono
in aperta violazione delle norme vigenti in tema di tutela dello stato
di diritto, di controllo della spesa pubblica e di salvaguardia della
giurisdizione;
I
presenti hanno concordemente manifestato la forte preoccupazione per la
paventata ipotesi di soppressione delle Sedi Distaccate del Tribunale denunciando che il tutto avviene senza che sia stata svolta un’indagine seria e dettagliata
sui costi complessivi effettivamente sostenuti per il servizio giustizia nella
provincia, sugli eventuali (e tutti da dimostrare) risparmi che la scelta
governativa determinerebbe e sui gravi disservizi (facilmente prevedibili
attesa la mancanza di strutture idonee ove centralizzare l’amministrazione
della giustizia o l’alto costo per la loro realizzazione o locazione) che si
determineranno nella quotidiana attività giudiziaria, e
in
considerazione di quanto esposto,
chiedono
-“che l’eventuale provvedimento di soppressione
e di accorpamento delle Sezioni distaccate del Tribunale deve essere attuato
previa audizione delle Istituzioni giudiziarie, politiche e del Consiglio
dell’Ordine territoriali, nel
rispetto della normativa della legge
delega e solo dopo un corretto studio del rapporto costi/benefici,
dell’individuazione dell’effettivo e certo risparmio che si andrebbe a
conseguire e dell’impatto sull’ordinato svolgere della giurisdizione che il provvedimento
governativo avrebbe;
- che il Governo nelle sue decisioni tenga
conto della particolarità della provincia di Caserta e della avvertita esigenza
(c.d. modello Caserta) di assicurare ad un territorio particolarmente esposto
ai fenomeni criminali (alcune zone dal 2008 sono presidiate dall’Esercito) l’efficienza
del servizio giustizia, oggi in parte garantito solo dal sacrificio e
dall’abnegazione del personale amministrativo e dei magistrati in numero assolutamente
inferiore rispetto alla dotazione organica ed al numero degli affari, della
gravità e complessità degli stessi e dei procedimenti da trattare e definire;
I parlamentari presenti
all’incontro si impegnano a rappresentare presso le Commissioni Giustizia di
Camera e Senato, nelle modalità che saranno ritenute necessarie, la
particolarità della situazione della provincia di Caserta che, per le sue
specificità e le sue emergenze, non può certo essere assimilata ad altre realtà
nazionali.
Fonte: comunicato stampa
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