L’audizione
svoltasi in data odierna, presso la Terza Commissione permanente per la vicenda
degli addetti al settore tabacchi, ha segnato un ulteriore passo in avanti
sulla vicenda del riconoscimento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori
interessati. Vibrante è stata la richiesta dell’On. Angelo Consoli, di
inoltrare una nota di protesta nei confronti dell’INPS che continua a sfuggire
alle convocazioni della Commissione Lavoro trincerandosi dietro l’alibi della
mancata presentazione di idonea documentazione da parte delle Organizzazioni
Sindacali. L’On. Consoli, ha impegnato la Commissione Lavoro a farsi promotrice
sia presso le Prefetture, che presso il Ministero del Lavoro di una forte e
definitiva protesta a che l’INPS non possa più omettere di dare risposte
esaustive e definitive. La situazione – ha
proseguito Consoli – è talmente grave, il
disagio economico delle famiglie dei lavoratori è così inaccettabile, che lo
stato di allarme sociale diventa ogni giorno meno sostenibile, rispetto a ciò è necessario risolvere la
questione degli ammortizzatori sociali ed avviare un tavolo di confronto
istituzionale ai massimi livelli, tra il mondo delle imprese, le Organizzazioni
Sindacali, la Regione Campania ed il Governi Nazionale per definire
compiutamente la rilevanza del settore ed avviare una riflessione su quella che
deve essere una vera e propria vertenza regionale. Infatti non sì può lasciare
che un settore che dà lavoro a sessantamila addetti, venga cancellato per
ragioni che allo stato attuale sfuggono nella loro esatta definizione. E’
arrivato il momento che da un lato le imprese chiariscano se vogliono investire ancora nel settore anche a costo di un minimo rischio e senza il
totale paracadute dello Stato, dall’altro che il governo si faccia promotore di
una forte azione nei confronti della Comunità Europea e delle
Multinazionali per assicurare alla
Campania ed alla provincia di Caserta le quote di lavorazione necessarie per
garantire i livelli occupazionali, atteso che, il prodotto campano è il
migliore di tutto il bacino del mediterraneo. Infine occorre avviare un
progetto di riconversione della lavorazione e della trasformazione di un nuovo
prodotto con la collaborazione delle imprese interessate alla riconversione dei
lavoratori per il tramite delle organizzazioni sindacali rappresentative. A
tale scopo - conclude Consoli – potrebbe essere utilizzato il sistema della
riacquisizione delle aree dismesse da parte degli Enti interessati e la loro
ridesti nazione per usi industriali analoghi.
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