lunedì 12 novembre 2012

All'Atellana derby e primato in classifica

 
All'Atellana derby e primato in classifica
Atellana
Varrera, Mozzillo 1,Lettera 2, Laino 1, Sall 17, Fiorillo 2 , Corrado 8, Russo 1, Capasso, Calcagno 1, Varriale 2, Comune 1, Maggio
Allenatore: Luigi Toscano
Capua
Belleni 2 , Carmando 1. Centone F.1, Centone m.8, De Serio Danilo 6, De Serio Deniis 3, De Fliice 8, La Rocca 1
Allenatore: Enzo Panariello

Per l'U.S.C. Atellana l'inizio di campionato era fissato per ieri, sabato 10 novembre. L'intento era infatti quello di dare un forte segnale a se stessi, come squadra, ai tifosi che sempre fanno il tutto esaurito in quel di Orta di Atella, e infine al campionato, che ora, a conti fatti, li vede primi in classifica al fianco dell'Altamura che però ha una partita in più.
La partita era sentita e questo era palpabile, e tutto lasciava presagire uno spettacolo sportivo di quelli che ti “saziano”. Prima del match c’è stato un incontro con il movimento culturale di cui l'Atellana, giá da qualche anno, si è fatta "stendardo", movimento culturale che in tutto il Meridione e in particolar modo in Campania, si sta facendo strada a colpi di dosi di cultura.
V.A.N.T.O. acronimo che sta per Valorizzazione Autentica Napoletanità a Tutela dell'Orgoglio è un'idea, un modo di porsi, di cui l'Usca si fa portavoce, non solo attraverso il logo stampato sulle sue divise da gioco ma soprattutto nel portare in giro per l'Italia, dentro e fuori dal campo, l'immagine di una napoletanità che è ben lontana dallo stereotipo che le è stato affibbiato. Il binomio sport-cultura è un progetto a cui l'Atellana tiene veramente tanto e per questo si impegna a tenere fede ai valori che il movimento di Angelo Forgione, giornalista e scrittore, cerca di diffondere. Il riscatto sociale può e deve partire anche da qui, in questo settore, dove la passione è l'unico ingrediente fondamentale. L'augurio che ci si pone è dunque che la cultura, attraverso le gambe dello sport, possa arrivare più in alto possibile, perchè come ieri ha spiegato Angelo Forgione:" è soltanto con la cultura e soltanto attraverso l'informazione che ci si può liberare da certi pregiudizi".

Nel Palasport F.lli Lettieri di Orta di Atella, il derby campano tra U.S.C. Atellana e OBROS Capua, è il luogo e il momento adatto per far scendere in campo tutto quello per cui si è lavorato.
La cronaca della partita vede due squadre che si conoscono relativamente bene, almeno si pensava che fosse cosí. Entrambe le compagini detenevano il primo posto in classifca ed entrambe tenevano a questa partita in maniera particolare. Lo sviluppo della gara non ha deluso quindi le aspettative di un incontro avvincente.
E' l'Atellana ad aprire le danze con il solito Sall Jacques a cui segue il pivot Russo, per gli ospiti invece, trova la prima rete Mario Centore che dall'ala destra sará spesso usato come terminale offensivo.
Sul 3-1 per i padroni di casa, i Capuani mettono a segno un passivo di 5 reti che li porta a +3 prima, arrivando poi, con attacchi organizzati, sul +6. Si scoprirá con l’andamento della gara che questo era stato programmato e l’aumento costante del ritmo da parte dell’Atellana mette alle corde per la prima volta il Capua. Continuando a giocare azione su azione, e ingranando quella marcia in più, i ragazzi di Gigi Toscano fanno correre gli ospiti che faticano a mantenere il ritmo, si arriva infatti sul 15 pari a 1' dalla fine. La Rocca, dall'alto della sua esperienza, mette a segno negli ultimi 14" una palla che gli arriva sull'ala destra.Le squadre vanno così negli spogliatoi con un risultato che tiene ancora aperte le sorti della gara.

Al rientro in campo, dopo una rete di Comune per l'Atellana, l'OBROS Capua allunga nuovamente il passo portandosi sul 16-20. Nessuno però, tifosi e giocatori, si è ricoperto di disfattismo. Da fuori infatti, sebbene le numerose reti subite e il divario ancora presente sul tabellone, il Capua si mostra stanco, con nessun tentativo di contropiede e con un gioco senza idee e succube di una difesa indecifrabile che i padroni di casa, attraverso le indicazioni del tecnico Toscano, hanno saputo magnificamente interpretare, costringendo gli avversari a tiri forzati dalle ali o in extremis da centro.
Quello che è accaduto nel finale del primo tempo si ripete con largo anticipo nel secondo, con l'Atellana che spinge portandosi ad una media di due gol di vantaggio e il Capua che cerca di addormentare il gioco e sul 22 pari ci si porta su una situazione di stallo per 10'. A 8' dal termine però non c'è storia, la stanchezza sembra essere un concetto estraneo per i padroni di casa che azione su azione, contropiede su contropiede, dilagano e conquistano un risultato finale di 36-30, poche volte messo in discussione e ottenuto con un gioco veloce e pulito.

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