martedì 20 novembre 2012

Il consigliere regionale dell'UDC Angelo Consoli contro la centrale turbogas di Presenzano.


 
Non è bastato un errore, adesso ne commettiamo un altro, ancora più grave. Con buona pace delle Istituzioni che troppo spesso rilasciano pareri favorevoli e che, al contrario, dovrebbero avere un ruolo più attento”. L’errore al quale fa riferimento l’onorevole Angelo Consoli (Udc) è rappresentato dalla centrale turbogas che la Edison intende realizzare, con il placet dell’amministrazione locale, in quel di Presenzano. Una centrale che altro non è che la fotocopia di quella realizzata, anni fa, sul territorio di Sparanise e che, come ricorda Consoli, non ha portato alcun beneficio alle comunità interessate. “Cominciamo con il dire - sbotta il vice presidente della Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania - che sono nettamente contrario a che in provincia di Caserta insistano due insediamenti ad altissimo impatto ambientale”. E così motiva la sua contrarietà: “Dal punto di vista ambientale, la ricaduta negativa, a questo punto, credo sia completamente dimostrata. Il danno alle colture è forte, tenendo conto che l'agro-alimentare è una parte importante della nostra economia. Indebolire questo settore - aggiunge - vuol dire far perdere posti di lavoro e quindi far venir meno, sul versante economico, il sostegno a molte famiglie”. E poi c'è il danno alla salute, legato alle polveri sottili immesse direttamente nell’atmosfera, che - evidenzia l’onorevole Consoli - “non è stato compiutamente valutato, in una provincia che ha già una mortalità per patologie neoplastiche molto forte, dovuta all'inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque”. E che dire del ristoro, prendendo ad esempio la centrale di Sparanise, che doveva esserci in termini occupazionali e che, in realtà, non ha portato alcun beneficio, “giacché questi ‘mostri’ abbisognano di poche unità altamente specializzate per andare avanti e pescate sempre al di fuori del nostro territorio”. Una doppia mortificazione quella che ha dovuto subire la popolazione locale che, a fronte di una convivenza così difficile, si è vista riconoscere un ristoro, in termini economici, pari a venti euro all’anno da parte della società che gestisce la centrale. “Non ci sono state agevolazioni - tuona il vice presidente Consoli - nemmeno per l’energizzazione del condominio industriale circostante, contrariamente a quanto siglato in un apposito protocollo, e di questo abbiamo chiesto conto ai vertici della società che, di riflesso, non si sono nemmeno presentati all’audizione convocata in terza commissione consiliare, dichiarandosi sorpresi per una simile richiesta e prendendo ulteriormente tempo pur di sottrarsi al confronto”. E proprio per evitare che Presenzano diventi il “clone” di Sparanise, Consoli chiama in causa le Istituzioni, giacché “c’è bisogno di una politica oculata che, per lo sviluppo del territorio casertano, prenda spunto dall’esistente, ovvero dalle molteplici risorse che esso custodisce e che non costituiscono cosa da poco”.

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