Non è bastato un errore, adesso ne
commettiamo un altro, ancora più grave. Con buona pace delle Istituzioni che
troppo spesso rilasciano pareri favorevoli e che, al contrario, dovrebbero
avere un ruolo più attento”. L’errore al quale fa riferimento l’onorevole
Angelo Consoli (Udc) è rappresentato dalla centrale turbogas che la Edison intende realizzare,
con il placet dell’amministrazione locale, in quel di Presenzano. Una centrale
che altro non è che la fotocopia di quella realizzata, anni fa, sul territorio
di Sparanise e che, come ricorda Consoli, non ha portato alcun beneficio alle
comunità interessate. “Cominciamo con il dire - sbotta il vice presidente della
Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale della Campania - che
sono nettamente contrario a che in provincia di Caserta insistano due
insediamenti ad altissimo impatto ambientale”. E così motiva la sua
contrarietà: “Dal punto di vista ambientale, la ricaduta negativa, a questo
punto, credo sia completamente dimostrata. Il danno alle colture è forte,
tenendo conto che l'agro-alimentare è una parte importante della nostra
economia. Indebolire questo settore - aggiunge - vuol dire far perdere posti di
lavoro e quindi far venir meno, sul versante economico, il sostegno a molte
famiglie”. E poi c'è il danno alla salute, legato alle polveri sottili immesse
direttamente nell’atmosfera, che - evidenzia l’onorevole Consoli - “non è stato
compiutamente valutato, in una provincia che ha già una mortalità per patologie
neoplastiche molto forte, dovuta all'inquinamento dell'aria, del suolo e delle
acque”. E che dire del ristoro, prendendo ad esempio la centrale di Sparanise,
che doveva esserci in termini occupazionali e che, in realtà, non ha portato
alcun beneficio, “giacché questi ‘mostri’ abbisognano di poche unità altamente
specializzate per andare avanti e pescate sempre al di fuori del nostro
territorio”. Una doppia mortificazione quella che ha dovuto subire la
popolazione locale che, a fronte di una convivenza così difficile, si è vista
riconoscere un ristoro, in termini economici, pari a venti euro all’anno da
parte della società che gestisce la centrale. “Non ci sono state agevolazioni -
tuona il vice presidente Consoli - nemmeno per l’energizzazione del condominio
industriale circostante, contrariamente a quanto siglato in un apposito
protocollo, e di questo abbiamo chiesto conto ai vertici della società che, di
riflesso, non si sono nemmeno presentati all’audizione convocata in terza
commissione consiliare, dichiarandosi sorpresi per una simile richiesta e
prendendo ulteriormente tempo pur di sottrarsi al confronto”. E proprio per
evitare che Presenzano diventi il “clone” di Sparanise, Consoli chiama in causa
le Istituzioni, giacché “c’è bisogno di una politica oculata che, per lo
sviluppo del territorio casertano, prenda spunto dall’esistente, ovvero dalle
molteplici risorse che esso custodisce e che non costituiscono cosa da poco”.
Nessun commento:
Posta un commento